“Avrò il diritto di esprimere la mia opinione!”.
Potrebbe replicare qualcuno, trovandosi screenshottato il suo becero commento contro Asia Argento.
No, l’ignoranza non è un’opinione e la democrazia è concetto troppo sacro per usarla a giustificazione della nostra zotica violenza verbale e umana.

“Non ti interessa nulla di lui, sei una puttana, sei falsa”, “Ma è morto ieri, ma come cazzo fa…??? Io non ho parole pur di apparire va bene tutto”

Scrivono gli stolti, secondo i quali il dolore deve avere il loro modo di esprimersi per essere sincero.
La democrazia degli ignoranti è fatta di processi sommari che tutto sono, fuorché democratici: “sì soffre così, se si ama, altrimenti non è amore!”.
Che è poi come dire: “Non ti ho mai parlato, non ti ho mai guardato negli occhi se non attraverso uno schermo, non conosco la tua storia privata, le paure che cerchi di esorcizzare dietro gli eccessi o gli indici medi alzati verso le telecamere, non so per cosa piangi, né cosa ti fa paura, ma so che non lo amavi. Di più: so che è colpa tua se lui è morto, che non hai saputo stargli vicino, che aveva bisogno di una donna forte e invece ha trovato una stronza che si fa fotografare mentre balla abbracciata a un giornalista francese. So cosa devi pensare e non pensi, cosa devi fare e non fai, so come dovresti soffrire e non soffri”.

Questa è la democrazia degli ignoranti. Ed è una non-democrazia, perché la democrazia è giustizia e non giustizialismo, la democrazia è umana e in chi insulta sul web qualcuno o qualcosa che neppure conosce è profondamente inumano, ingiusto e violento.
Perché la violenza non è solo uno schiaffo, un pugno, uno stupro o un colpo di pistola. La violenza è prima di tutto un atteggiamento, un modo di porsi nei confronti dell’altro, quando è diverso o quando non fa e non dice quello che vogliamo noi, quello che secondo noi dovrebbe fare o dire.

L’ignoranza non è un’opinione. L’ignoranza è violenza ed è dall’ignoranza che poi nascono gli schiaffi, i pugni, gli stupri, i colpi di pistola e se a darli non sarà la stessa persona che ha pronunciato parole ignoranti poco cambia. Possiamo lavarci le mani come Ponzio Pilato, ma il fomentare l’odio, allevare i nostri figli alle logiche dell’intolleranza e imbracciare la libertà di espressione come un fucile per ferire, affossare, umiliare e giustiziare un altro essere umano non lava via il sangue di cui magari le nostri mani non si sono macchiate fisicamente, ma di cui siamo colpevoli.

Dalla parte di Asia Argento: l'ignoranza non è un'opinione
Fonte: Il Fatto Quotidiano
Foto 1 di 12
Ingrandisci