Le donne di oggi, che sono le bambine cresciute a cavallo degli anni Novanta, ricordano soprattutto il suo caschetto cortissimo nella serie tv Fantaghirò, ma Alessandra Martines, romana di nascita, francese d’adozione, è decisamente molto di più. Eclettica, istrionica, talentuosa in tutto ciò che ha fatto, dotata di una grazia e di un’eleganza innate ereditate dalla danza, suo primo grande amore (ancor prima di tutti i suoi uomini) e portate poi sul grande e piccolo schermo.

Etoile di primissimo livello, negli anni Martines ha lavorato per il New York City Ballet e per il Chicago City Ballet, si è esibita al Teatro dell’Opera di Roma e al Verdi di Trieste, fino ad approdare sugli schermi italiani, come ballerina di Pronto, chi gioca? o di Fantastico 7. Non una regressione rispetto ai palcoscenici prestigiosi cui era abituata, ma semplicemente la volontà di mettersi in gioco, di sperimentare altro, una caratteristica che, in fondo, l’ha sempre contraddistinta.

Anche sul piano sentimentale Alessandra Martines è una donna che ha avuto tutto ciò che voleva, che si è sempre messa in gioco, che ha osato, che se n’è fregata del giudizio popolare ed è andata avanti per la sua strada.

Due le grandi storie della sua vita: prima l’amore per un uomo più grande di lei di ben venticinque anni, Claude Lelouch, padre di Stella, poi quello per un altro, più giovane di venti, Cyril Descours, che l’ha resa di nuovo mamma nel 2012, a 49 anni, e da cui si è separata nel 2018.

Alessandra Martines è la prova vivente che l’amore non ha età, e non solo: che non è mai troppo tardi per realizzare un sogno, per sentirsi pronta per essere madre, per diventarlo.

Talvolta ha anche saputo tirare fuori le unghie, ma sempre in punta di piedi, con raffinatezza, una dote che indubbiamente le hanno dato proprio le lunghe ore di doloroso e sofferto allenamento del suo passato da ballerina.

Eleganza – spiegava in un’intervista per Vanity Fair – è soprattutto procedere in punta di piedi, per non invadere la sfera dell’altro. Il mio background di ballerina mi ha insegnato tanto. Passare l’infanzia a forgiarti il corpo con l’esercizio fisico esasperato, che ti fa sanguinare i piedi tutti i giorni e ti costringe a prendere farmaci contro il dolore, lascia segni indelebili.

Ho avuto una passione totalizzante per la danza, senza non sarei riuscita ad accettarne i sacrifici. Mi è rimasta la memoria dei muscoli allenati alla fatica estrema e una certa predisposizione ad andare oltre il limite sopportabile. Questo non mi ha mai impedito di provare esperienze diverse, anche se alla fine sento sempre il richiamo irresistibile del palcoscenico, con i suoi odori, i rumori, la polvere e le emozioni immediate. Forse è stata proprio la danza a insegnarmi che l’importante è far vivere la passione, il resto non conta.

E lei, semplicemente, ha sempre vissuto la sua vita, lontano da scandali, immune ai pettegolezzi, non per presunzione o per superiorità ma perché ha sempre dato più importanza solo alla propria felicità. Che fosse con un uomo più grande di 25 anni o più giovane di 20.

Se n’è sempre fregata. Ma sempre in punta di piedi.

Sfogliate la gallery per leggere le dichiarazioni di Alessandra Martines e ripercorrerne carriera e vita.

Alessandra Martines: se l'amore non ha età la maternità neppure
Fonte: cdastudiodinardo.com
Foto 1 di 9
Ingrandisci