Cose che solo chi fa l'insegnante può capire
Essere un insegnante non è mai stato facile, ma certo dopo la pandemia di Covid le cose sono addirittura peggiorate! Ecco le difficoltà e i luoghi comuni più diffusi su questo mestiere.

Essere un insegnante non è mai stato facile, ma certo dopo la pandemia di Covid le cose sono addirittura peggiorate! Ecco le difficoltà e i luoghi comuni più diffusi su questo mestiere.
Essere un insegnante al giorno d’oggi non è uno scherzo, sono cambiati i tempi in cui maestri e professori erano temuti, al presente invece sono quasi sempre attaccati, criticati e giudicati e spesso lasciati soli a fronteggiare classi stracolme di studenti da tenere a bada con risorse ridotte al minimo. Teniamo presente che i docenti della scuola dell’infanzia e dell’asilo nido rientrano a tutti gli effetti tra i mestieri usuranti e gravosi: non è da poco avere la responsabilità di 25-30 bambini…
Oltre a questo, nel 2020 gli insegnanti si sono trovati a dover fronteggiare una situazione inedita che ha stravolto completamente la loro professione, a causa della pandemia di Covid-19 che prima ha imposto il lockdown e la chiusura delle scuole, e in seguito ha costretto a ripensare l’organizzazione degli istituti per rispettare le norme di distanziamento sociale previste per contrastare la diffusione del virus.
Nonostante tutto questo, molti tendono a sottovalutare l’impegno e la dedizione necessari per svolgere al meglio il lavoro dell’insegnante e quindi ci sono spesso luoghi comuni legati a loro che li mettono un po’ in cattiva luce con la società.
Talvolta il mestiere dell’insegnante è sottovalutato, o non pienamente compreso; alcuni pensano che nell’insegnamento si butti chi non è riuscito a realizzarsi in altri settori, magari trovando la strada per le proprie velleità artistiche, invece quella del maestro o del professore è per tantissimi una vera e propria missione, a cui si aspira con interesse e passione fin dalla più tenera età e motivata dalle più alte ambizioni, per cui riuscire a elevare il livello culturale dei giovanissimi è il coronamento di un sogno e non una “scelta di ripiego”.
Ci vuole pazienza, naturalmente, per fronteggiare eserciti di bambini o adolescenti, la giusta dose di comprensione e, perché no, anche una considerevole fetta di coraggio!
Se siete delle insegnanti sappiate che avete tutta la nostra comprensione e il nostro appoggio! Nella gallery abbiamo selezionato alcune situazioni più comuni in cui immaginiamo dovrete fare i conti più spesso.
Articolo originale pubblicato il 3 Ottobre 2018
Dopo il lockdown imposto dal Covid, il rientro a scuola a settembre del 2020 è dettato dalla prudenza e dalle regole di distanziamento sociale imposte per prevenire i contagi. Controlli serrati sullo stato di salute degli alunni, mascherine e igienizzanti sempre a disposizione, gli insegnanti hanno dovuto adattarsi alla nuova scuola post-Coronavirus. La parte più complicata? Convincere i bambini a rispettare le distanze!
Magari! Dicono tutti così ma non sanno che si sbagliano di grosso! I giorni di ferie sono uguali a quelli di tutti i dipendenti, il fatto che la scuola sia chiusa per tre mesi non significa che gli insegnanti non lavorino: devono essere reperibili e organizzano programmi e riunioni in vista del nuovo anno scolastico. Certo, magari i docenti riescono a godersi l’estate un po’ di più rispetto agli altri lavoratori ma poi hanno ritmi serratissimi durante il resto dell’anno in cui non possono prendersi giorni di ferie.
Ebbene sì… Devi dosare al massimo le parole e stare bene attenta a quello che dici perché (cronaca docet) le botte sono dietro l’angolo. Nei tre mesi di ferie che (non) hai, forse sarebbe bene iscriversi ad un corso di difesa personale, che dici?
Leggende narrano che gli insegnanti siano in realtà dei personaggi “fiabeschi” che rimangono sempre uguali, nei loro ricordi i tuoi alunni ti vedranno sempre la maestra giovane e carina di sempre…. Il problema è che tu non hai la stessa sensazione!
È pensiero comune che le riunioni tra docenti siano delle occasioni per sane chiacchierate e pettegolezzi da scambiarsi davanti ad una tazza di tè e pasticcini. In realtà tu che sei insegnante lo sai… È bene ricordarsi di portare in borsetta: arma contundente (non si sa mai), barretta energetica (per affrontare al meglio la tua performance), bottiglietta di vodka (per dimenticare….)
Sì infatti…. Le correzioni dei compiti a casa dopo lavoro, la preparazione delle lezioni durante il week end, gli straordinari non retribuiti sono tutte competenze di Babbo Natale!
In realtà c’è molto altro lavoro dietro la preparazione delle lezioni. Ma questo lo sai solo tu, il tuo gatto e il tuo frigorifero…
Blogger, amante del fitness e degli animali, ho due gatti che vivono con me. Mi piace tutto quello che può essere "gestito" in modo naturale.
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