Dovete arredare casa? Il Bonus Mobili vi rimborsa il 50%. Ecco chi può accedervi

Avete appena acquistato una casa nuova e ora avete bisogno di arredarla? Meglio allora che prestiate attenzione alle novità introdotte dal Bonus Mobili, che vi permette di recuperare il 50% delle spese sostenute per l'arredamento. Ma come funziona, e soprattutto chi può usufruirne? Ecco tutte le risposte.

Se vi siete appena trasferite e ora dovete setacciare i negozi di arredamento alla ricerca del mobilio più conveniente, vi farà piacere sapere delle novità introdotte dal Bonus Mobili. La legge di Stabilità 2016 viene infatti in aiuto delle giovani coppie, prevedendo per quest’anno uno sgravio fiscale del 50% sull’acquisto di mobili. Vi sono però alcuni requisiti fondamentali da rispettare per poterne usufruire. Vediamo assieme quali:

  • L’età: il provvedimento riguarda le coppie giovani, il limite imposto è infatti 35 anni; la coppia (o almeno uno dei due) non deve quindi superare questa età (o al massimo li può compiere nel 2016).
  • Matrimonio o convivenza: possono accedere al bonus le coppie che siano sposate o conviventi da almeno 3 anni.
  • Proprietà di una casa: la coppia (o uno dei due) deve aver acquistato un immobile nel 2015 o 2016, che deve figurare come prima casa entro la fine di quest’anno.
  • Niente contanti: l’acquisto dei mobili deve avvenire tramite bonifico, carte di debito o credito.
  • Periodo di acquisto: il bonus si applica sugli acquisti che sono avvenuti dal 1 Gennaio al 31 Dicembre 2016.
  • Tipologia di mobili: gli sgravi fiscali si applicano esclusivamente sull’acquisto di mobilio nuovo e non usato e che sia un complemento necessario per l’immobile; per intenderci vanno bene per esempio letti, comodini, armadi, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, divani, credenze e poltrone; anche i materassi e gli apparecchi di illuminazione fondamentali rientrano nel bonus. Sono invece escluse le porte, la pavimentazione (per esempio il parquet) e i tendaggi.
  • Importo massimo: la spesa massima coperta dal bonus mobili è di 16.000 euro, il che significa che il risparmio massimo che si può ottenere dal provvedimento è di 8.000 euro.

Come funziona il Bonus Mobili

Per accedere all’agevolazione fiscale, occorre fare richiesta tramite la dichiarazione dei redditi 2017. I documenti da presentare sono le fatture, con intestazione di chi effettua la spesa o i bonifici con relativa causale. Tutte questo, come è consueto per i vari sgravi fiscali, sarà poi da conservare per 15 anni. Le detrazioni di cui avremo diritto saranno poi diluite in dieci rate mensili, condivise tra i coniugi nel caso in cui gli acquisti risultassero intestati a entrambi. Per fare un esempio, su una spesa totale di 16.ooo euro, il bonus ne rimborsa 8.000, divisi in dieci rate da 800, 400 a testa.

A complicare i calcoli subentra però il versamento dell’Irpef, che se minore di quanto dovuto potrebbe influire sull’importo dello sgravio fiscale. Questo però riguarda casi particolari, e se siete tra quelli che dichiarano un reddito medio di 15.000-20.000 euro lordi all’anno, ovvero 1.200-1.400 euro lordi mensili, non dovreste aver problemi ad accedere al bonus completo.

E gli elettrodomestici?

In una casa nuova da arredare non possono certo mancare gli elettrodomestici, ma rientrano nel bonus? Se ci state sperando dobbiamo purtroppo deludervi, perché no, frigoriferi, lavatrici, forni e lavastoviglie sono esclusi dal bonus mobili, che, come detto prima, riguarda esclusivamente l’arredamento semplice. Vi farà però piacere sapere che in realtà per gli elettrodomestici esiste un’altra opzione: la Finanziaria ha infatti prorogato il bonus precedente, riguardante per l’appunto i grandi elettrodomestici.  Rientrano in questo provvedimento gli apparecchi di classe non inferiore ad A+, o di classe A per i forni e le apparecchiature per i quali è prevista l’etichetta energetica. L’acquisto deve però avvenire nell’ambito di una ristrutturazione. Potete quindi ottenere detrazioni per i frigoriferi, i congelatori, le lavatrici, le asciugatrici, le lavastoviglie, gli apparecchi di cottura, le stufe elettriche, i forni a microonde e i condizionatori. I due bonus (mobili ed elettrodomestici) non sono però cumulabili.

Un’altra novità introdotta dall’ultima legge di Stabilità ha confermato anche l’aumento dal 36% al 50% per le spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio, in più ha aumentato anche l’ammontare delle spese ammissibili, da 48.000 a 96.000 euro.

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