Natale low cost: ecco le stime di quanto spenderemo
Secondo le previsioni il prossimo Natale sarà all'insegna del risparmio... troppe spese per le famiglie italiane, bisogna stringere la cinghia e preferire un Natale low cost.
Secondo le previsioni il prossimo Natale sarà all'insegna del risparmio... troppe spese per le famiglie italiane, bisogna stringere la cinghia e preferire un Natale low cost.
Inizia il mese di dicembre e nell’aria si respira qualcosa di diverso. Iniziamo a pensare ai regali di natale, a come sarà decorata la nostra casa e la nostra tavola, chi invitare al cenone e cosa cucinare; insomma il freddo di questi giorni ci fa sicuramente piombare in un clima pre-natalizio con i fiocchi!
Ma come sarà questo Natale? Ricchi banchetti o tavole all’insegna del risparmio? Che domande sono, mi risponderete! Ed infatti come volevasi dimostrare, l’aria di questo Natale sarà molto meno frizzantina rispetto a quella degli anni scorsi. Secondo le stime delle associazioni dei consumatori gli italiani risparmieranno su tutti i fronti natalizi: passando dai regali, al brindisi, al cibo e alla scelta dell’albero di natale per un calo approssimativo secondo la Coldiretti di quasi il 4% rispetto all’anno scorso. Si stima che le famiglie italiane spenderanno in media 551 euro dei quali 197 euro in cibo e bevande per imbandire le tavole, 90 euro per i divertimenti e 264 euro per i regali. Da sottolineare che ai bambini in Italia è destinato il 39 per cento della spesa per i regali.
Oramai sono sempre meno le persone che si portano a casa un abete vero all’anno e aumentano i consumatori che invece preferiscono quelli finti da rispolverare ogni 8 dicembre e che durano diversi anni. Molti consumatori hanno già acquistato i regali approfittando di offerte speciali ed evitando l’aumento dei prezzi a ridosso delle feste.
Ed infatti, beffa delle beffe, proprio in un momento così critico molte merci essenziali per i festeggiamenti natalizi vedono aumentare i loro prezzi come i giocattoli per bambini che aumentano del 6-7% o i vini che aumentano anche del 2%, torrone e lenticchie del 2%, mentre si risparmierà su zampone e panettone. Problema principale è che i rincari portano le famiglie ad effettuare una scelta meno cara tra gli scaffali ma magari di scarsa qualità o di provenienza estera. Insomma, il dicembre come mese simbolo di spese folli e di benessere non esiste più, la crisi l’ha portato via e sono rimaste solo la ricerca dell’offerta e il risparmio assoluto; troppe tasse, rincari di carburanti, energia elettrica e pochi guadagni portano a questo: l’economia non si muove neanche davanti alle feste.
Ma nelle strade davvero si respira l’aria del Natale low profile?
Raccontateci!
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