Le prime indiscrezioni sull’incidente aereo Germanwings sono davvero scioccanti.
Inizialmente si pensò che i piloti erano privi di sensi al momento dell’esplosione di pile al litio nella cabina di pilotaggio.
Il fatto che i piloti non fossero coscienti viene evidenziato dal fatto che l’aereo è sceso ad un ritmo anomalo, come specifica il consulente aeronautico del governo francese Bernard Chabbert.

Dalle analisi di una della scatola nera però (Cockpit Voice Recorder CVR), il pilota sarebbe uscito poco prima dalla cabina senza più riuscire ad entrare.
Proprio così, pare che uno dei piloti dell’Airbus A320 della compagnia tedesca Germanwings che si è schiantato lunedì contro una montagna delle Alpi francesi non era nella cabina di pilotaggio al momento dell’incidente.

“All’inizio del volo si sente l’equipaggio parlare normalmente, poi si sente il rumore di una poltrona che indietreggia, una porta che si apre e si chiude, poi non vi è più alcuna conversazione fino al momento dell’impatto”

queste le indiscrezioni.

Secondo fonti vicine all’inchiesta citate dal New York Times il pilota fuori dalla cabina ha tentato di rientrare prima bussando poi cercando di sfondare la porta.

“L’uomo all’esterno prima ha bussato lievemente alla porta e non ha ricevuto risposta. Poi ha bussato sempre più forte, di nuovo senza risposta”.

Le vittime del disastro dell’Airbus A320 sono 150: 144 passeggeri, 2 piloti e 4 mambri d’equipaggio.
Oltre ai 72 tedeschi e ai 49 spagnoli (dati forniti dal sottosegretario alla sicurezza di Madrid; secondo l’amministratore delegato della compagnia, Thomas Winkelmann, le vittime di nazionalità spagnola sarebbero 35) ci sono 3 kazaki, 2 giapponesi, 2 colombiani, 2 americani, 2 australiani, 2 marocchini, 1 danese, 1 israeliano, 1 messicano, 1 olandese e 1 turco.
Tra le vittime 16 studenti in gita e una coppia in viaggio di nozze.

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