Grazie all’henné si possono colorare i capelli in modo del tutto naturale.

Nonostante l’henné abbia una storia antichissima e sia usato non solo come tinta per capelli ma anche per fare tatuaggi su mani e piedi o per colorare i tessuti, spesso le idee intorno a esso sono piuttosto confuse e poco chiare.

Per esempio non si sa di che cosa effettivamente si tratti e non si sa bene come applicarlo per ottenere un buon risultato anche se scegliamo di farci la tinta da sole.

Questo articolo nasce proprio per fugare tutti questi dubbi e per mettere nero su bianco tutto quello che c’è da sapere su questo modo di tingere i capelli.

1. Di che cosa si tratta

Fonte: web
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“Hennè” è il nome francese di un arbusto, la Lawsonia inermis.

Facendone seccare le foglie e i rami e poi macinandoli si ottiene una polvere, dal colore giallo-verde, che può essere usata per colorare capelli, pelle e tessuti.

Come tintura per capelli, viene venduto, in erboristeria, in due versioni: al naturale (o puro) e con l’aggiunta di picramato (detto anche rinforzato o picramoso).

L’henné al naturale non contiene altri ingredienti e dona un colore che si avvicina all’arancio.

I tempi di posa sono lunghi (almeno tre ore) e per risultati più marcati vanno ulteriormente allungati.

Si può usare anche sui capelli precedentemente tinti.

Un limite: dopo che lo si ha preparato necessita di ossidarsi, per cui non si può utilizzare subito.

L’henné picramoso presenta un’aggiunta chimica, quella del picramato, che non risulta dannosa per il capello, se è in piccola quantità.

Dona un colorazione più intensa rispetto all’henné puro, che si avvicina al rosso fuoco.

Il tempo di posa si limita a un paio d’ore, ma attenzione a non utilizzare questo tipo di henné sui capelli tinti da poco, perché può rovinarli.

Non c’è bisogno di lasciarlo ossidare e quindi può essere usato immediatamente.

2. Gli effetti sui capelli

Fonte: web
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L’henné colora i capelli, ma oltre a questo svolge alcune azioni positive sulla chioma.

Per esempio rende i capelli più disciplinati, pettinabili e lisci.

Ha inoltre una funzione seboregolatrice e migliora i capelli rovinati.

Ha anche un effetto riequilibrante, che limita la presenza della forfora grassa.

L’henné non è quindi dannoso per i capelli, anche se può seccarli leggermente.

3. L’henné come tinta

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L’henné scurisce sempre i capelli: non può mai avvenire l’opposto e la sua colorazione tende sempre al rosso.

Si tratta in ogni caso di un colore che si attenua dopo qualche lavaggio, sino a che i capelli ritornano come prima della tinta.

Se l’applicazione dell’henné non avviene troppo spesso e si lascia il tempo ai capelli di “smaltire” la tinta, la chioma non diventerà più scura in modo permanente.

Se invece si desidera che i capelli mantengano i riflessi tipici dell’henné nel tempo, bisogna applicarlo spesso; poi col tempo l’applicazione può essere limitata anche a solo una volta al mese.

Una volta fatta questo tipo di tinta, non va eliminata applicando un altro colore, anche perché sopra a un henné realizzato da poco tempo non prende nessun’altra colorazione.

4. La preparazione della tinta all’henné

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Non esiste una modalità fissa per preparare l’henné, ma ci sono tante varianti in base al risultato che si vuole ottenere.

Come prima cosa si prende una quantità di henné proporzionata alla lunghezza dei capelli (100 grami bastano per dei capelli lunghi fino alle scapole) e la si mette in una scodella.

Poi la si mescola con una sostanza liquida: acqua, tè, camomilla (per un effetto meno intenso), karkadè (per rinforzare il rosso).

Aggiungere poi dello yogurt bianco, altrimenti il composto sarebbe troppo liquido per essere applicato.

Volendo si può aggiungere anche del succo di limone, se si vuole smorzare il colore.

Se si hanno i capelli grassi, aggiungere anche dell’aceto e, se i capelli sono secchi, inserire nel composto un cucchiaio di olio di mandorle.

5. Come fare per tingere i capelli

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Come primo passo mettere sulla fronte, intorno al volto e alle orecchie una crema grassa o un olio, perché altrimenti la pelle si macchierà con un alone scuro.

Poi, usando dei guanti, applicare la tinta sui capelli, che devono essere asciutti e puliti, dalle radici sino alle punte.

Avvolgere i capelli con la pellicola trasparente oppure con un cuffietta.

Lasciare agire il tempo desiderato e poi sciacquare e lavare i capelli.

6. Risultati

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I risultati possono essere molto diversi, ma sono in gran parte influenzati dal colore base dei capelli.

Se la chioma di partenza è bionda, le sfumature possono essere le più varie: dal rosso ramato al rosso fuoco.

Sei i capelli sono castano chiaro, l’effetto finale sarà un castano ramato.

Se si parte da un castano o un castano scuro, il risultato sarà un rosso scuro o un mogano, che alla luce del sole si ravviveranno con molti riflessi.

Con i capelli neri non ci saranno invece risultati.

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