La madre del piccolo Loris Stival, Veronica Panarello, è stata fermata con l’accusa di omicidio e di occultamento di cadavere.
Stamattina ci sarà un ennesimo interrogatorio ma il fermo è già avvenuto perchè tutti gli indizi portano alla sua colpevolezza.
Sarebbe stata lei infatti ad uccidere il piccolo, strangolandolo.

La donna davanti ai giudici si difende e si professa innocente.
Gli investigatori ritengono che abbia agito da sola.

Nelle dichiarazioni della donna non tornano diverse dichiarazioni, soprattutto perchè le videocamere dell’azienda agricola all’ingresso della strada che porta al Mulino Vecchio non dimostrano ciò che lei racconta.

(foto: Web)
(foto: Web)

L’auto dal colore scuro che passava senza rallentare davanti alla telecamera pare proprio la Polo nera di Veronica Panarello. Esiste inoltre nel suo racconto un buco di 6 minuti. La mamma di Loris oggi sarà anche interrogata sul gesto di donare alle maestre della scuola “Falcone e Borsellino”, alcune fascette che sarebbero compatibili con l’arma del delitto, secondo quanto accertato dall’esame autoptico, e che le insegnanti hanno detto di non avere mai in alcun modo fornito agli studenti.

Il lasso di tempo nel quale la signora Stival avrebbe potuto commettere l’omicidio si estende dai 6 minuti un primo tempo e 36 minuti in un secondo. Secondo gli investigatori, i 36 minuti, Loris li trascorre a casa con sua madre e si riferiscono ad una fascia oraria, 8.49 – 9.25, orario in cui il bambino secondo Veronica si trovava a scuola. Il quadro indiziario si aggrava quando gli inquirenti chiedono spiegazione del fatto che l’auto della donna appare in un video a 50 mt nell’area di Mulino Vecchio per circa 6 minuti.

Il padre di Loris è sotto shock:

“Se è stata mia moglie, mi cade il mondo addosso”

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