Una notizia che non è poi così positiva come può sembrare, se letta in modo meno superficiale.

Ancora una volta alle donne viene negato il diritto di poter essere delle mamme e lavoratrici in gamba.

O uno o l’altro. La carriera per chi vuole essere mamma sembra sempre una cosa da sacrificare, e viceversa, un figlio è sempre dipinto come un ostacolo.

Sono moltissime ormai, e per fortuna, le donne che lavorano a tempo pieno e che al tempo stesso vorrebbero una famiglia.

Purtroppo non è sempre così semplice, soprattutto da un punto di vista logistico ed economico.

Per questo motivo i due colossi della Silicon Valley, Facebook e Apple, hanno deciso di pagare alle proprie dipendenti il procedimento di congelamento degli ovuli nell’eventualità che decidano di fare figli in un futuro.

Attraverso una lettura veloce questo potrebbe sembrare un gesto altruista da parte delle aziende, ma in realtà, se così fosse stato, non sarebbe stato più semplice indurre migliori sistemi a sostegno delle madri lavoratrici?

Le due aziende sono le prime a donare una copertura assicurativa per motivi non legati alle condizioni mediche, offrendo, parole loro, un beneficio per le compagnie che investono nelle donne.

Ma esiste ancora questa distinzione tra donne e uomini quando si parla di investimenti lavorativi?

Perché non si guarda solo il curriculum vitae e l’attitudine?

Il permesso di maternità è diventato davvero un’utopia? Segnale di un mondo che fa mille passi indietro invece che in avanti.

Tra le altre cose, non esiste nessuna garanzia che il procedimento porterà alla nascita di un figlio.

Uno specchietto per le allodole che delude e butta via anni di lotta femminista.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!