Uno Scanner Svela La Nostra Immagine Ideale: Ecco Come Vorremmo Essere

Scoprire come davvero vorremmo essere: ora si può. L'idea di un fotografo di usare il fotoritocco e monitorare l'attività celebrale davanti a delle nostre immagini modificate per capire qual è l'immagine ideale di noi stessi, che amiamo ma non sapevamo di avere.

Come vorreste apparire davvero?

La risposta può venire dalla moderna tecnologia, unita alla scienza.

Il progetto è molto ambizioso ed è stato ideato dal fotografo Scott Chasserot, con il nome di Original Ideal.

Con l’avvento del fotoritocco si è diffusa la curiosità di apparire diversi da come siamo.

Tutti infatti cerchiamo di nascondere agli altri le nostre imperfezioni, e vorremmo ritoccare qualcosa del nostro aspetto che non ci piace.

Non amiamo però nemmeno essere considerati vanitosi.

Questo ostacolo psicologico rende difficile però capire davvero cosa cambieremmo di noi, se non ci fossero gli altri a giudicarci.

Usando una tecnica comune della neuroscienza è possibile superare il processo cognitivo e scoprire come vorremmo essere inconsciamente, ottenendo un’immagine ideale e sincera di noi stessi.

Per capire qual è l’immagine che vorremmo avere di noi stessi, Chasserot inizia con lo scattare una foto al viso della persona interessata, senza espressioni particolari.

I capelli vengono raccolti, i gioielli tolti e il trucco eliminato, per creare un’immagine il più possibile neutrale e senza caratteristiche temporali, su fondo grigio.

L’intento è di isolare le caratteristiche permanenti del viso.

Il fotografo produce con Photoshop molte versioni della foto molto simili fra loro, circa una cinquantina, in ognuna delle quali un piccolo particolare viene alterato secondo i canoni estetici attuali, oppure all’opposto di essi, cambiando così il carattere percepito della persona ritratta nella foto.

Il soggetto ritratto viene connesso ad un neuroscanner (Scanner cerebrale Emotiv EEG) che registra le onde cerebrali e gli vengono mostrate per la prima volta le immagini rielaborate con il fotoritocco.

Tutte le sensazioni e le reazioni immediate del cervello vengono rilevate dallo scanner.

In questo modo è possibile stabilire qual è l’immagine più gradita dal soggetto stesso, senza fare domande ma “estraendola” direttamente dalla sua mente.

L’immagine che istintivamente il soggetto sceglie non è quindi frutto di una riflessione teorica sul sè ideale.

La foto originale e l’ideale vengono infine affiancate ed è possibile vedere il risultato.

Il fotografo interpreta in questo modo quello che il soggetto proietta come caratteristiche ideali e rende possibile capire la distanza che c’è fra la realtà e l’immagine ideale che abbiamo di noi stessi, legata soltanto a una sensazione positiva o a un’attrazione immediata riscontrata nel viso preferito.

Questo mostra anche quanto è necessario manipolare il proprio viso per essere felici con se stessi.

Infine, lo studio alla base del progetto sarà molto utile anche per capire quanto delle nostre interazioni quotidiane è determinato dalle idee immediate che ci facciamo degli altri, basate puramente sul loro aspetto fisico.

Riflessioni importanti sul mondo di oggi e sulla società che ci circonda, ma anche su noi stessi.

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