Il contraccettivo non è più un tabù, ma ogni donna dovrebbe cercare di scegliere il migliore adatto a lei in base all’età, allo stile di vita, alle abitudini alimentari etc. Il fai-da-te sarebbe assolutamente da evitare, in particolare se si desidera prendere la pillola, o qualsiasi contraccettivo ormonale, o dispositivi come il diaframma.

Ma quali sono i contraccettivi più comuni e quali quelli nuovi a cui possiamo affidarci?

Non particolarmente adatti alle giovanissime con un ciclo mestruale ancora irregolare, i primi della lista sono i contraccettivi naturali. Il calendario o metodo ogino knaus, che si basa su un calcolo matematico: le mestruazioni compaiono dopo circa 12-16 giorni dall’ovulazione, gli spermatozoi vivono nell’apparato genitale femminile circa 3 giorni e la fecondazione può avvenire nelle 24 ore dall’apertura del follicolo. Attenzione massima quindi, se non si desidera una gravidanza, tra il decimo e il diciottesimo giorno a partire dall’ultima mestruazione; si può poi rilevare la temperatura interna dal primo giorno in cui termina il ciclo, attraverso un termometro specifico, oppure esiste il metodo del muco cervicale, detto Billing’s in cui si osservano le perdite vaginali che cambiano consistenza in giorni diversi del ciclo: quelli che precedono l’ovulazione infatti presentano un muco più abbondante, oppure il metodo sintotermico in cui oltre la temperatura si tiene conto della tensione mammaria e dei dolori pelvici dei giorni dell’ovulazione.

Esistono poi i metodi tecnologici come i mini computer, detti indicatori di fertilità. La sicurezza contraccettiva è pari al 99,3 % per le donne con un ciclo regolare, oppure i tester che si basano sulla rilevazione dell’ormone LH dell’urina. Ma più che essere indicato per chi sta evitando una gravidanza, è un metodo consigliato a chi la sta cercando poichè l’LH nell’urina cambia solo due giorni prima dell’ovulazione mentre gli spermatozoi all’interno della vagina hanno vita più lunga.

Il diaframma invece è un metodo contraccettivo meccanico, costituito da una coppa gommosa e morbida, riempita con una gelatina contraccettiva a base di spermicidi che va poi inserita fino all’utero così che gli spermatozoi rimangano all’esterno. Il meccanismo va inserito almeno sei ore prima del rapporto sessuale e tolto subito dopo con molta attenzione.

La pillola anticoncezionale, metodo farmaceutico, è uno dei sistemi maggiormente usati per evitare le gravidanze indesiderate. Prescritta solo dal ginecologo, va assunta ogni giorno, alla stessa ora a partire dal primo giorno della mestruazione e sospesa poi per 7 giorni per poi riprenderla. La sua efficacia è pari al 99 % ma in caso di dimenticanza , vomito e diarrea usare in quel mese anche un altro anticoncezionale, perché la sua validità potrebbe non essere efficace. La spirale è invece un dispositivo di plastica, lungo circa 4 cm e ricoperto da un filo di rame. Va inserita dal ginecologo e la sua validità sura dai 2 ai 5 anni, sconsigliata quindi a chi non ha mai avuto gravidanze o a persone che soffrono irritazioni ginecologiche. 

I nuovi studi hanno portato alla messa a punto di nuovi metodi, apprezzati e innovativi perchè a basso dosaggio ormonale solo in sedi prestabilite (come la vagina o la pelle) in modo da avere un minore impegno metabolico per il fegato.

  1. Sistemi endovaginali: anelli flessibili trasparenti da inserire in vagina. Gli anelli contengono progestinico e estrogeno (come nella pillola), sostanze rilasciate direttamente nell’apparato femminile. Si inserisce il dispositivo di gomma entro il 5° giorno del ciclo, sarà tenuto per 3 settimane, dopodiché verrà rimosso; a questo punto si attendono 7 giorni (nei quali compariranno le mestruazioni) e poi l’anello sarà inserito nuovamente. Il metodo è sicuro quanto la pillola.
  2. Sistemi transdermici: cerotti sottili di forma quadrata e color carne che vanno applicati sulla pelle pulita. I cerotti sono a base di estrogeni e progestinici che vengono rilasciati a piccole dosi, così da avere un minor impegno metabolico per il fegato. I cerotti vanno applicati il primo giorno di ciclo, cambiati ogni settimana e sospesi dopo 3 settimane per 7 giorni, dopodiché si riprenderà la nuova confezione.  piccole dosi in sedi specifiche (in vagina o sulla pelle).

 

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