"Non si può, ma non posso farne a meno"

Aurelia ci racconta il suo triangolo amoroso, complicata ed eterna lotta contro cuore e cervello. Ma cosa vuol dire amare? E soprattutto quando diventa necessario capire di fare una scelta? Noi la nostra risposta l'abbiamo data, attendiamo le vostre.

Care amiche, oggi in redazione è arrivata questa lettera di una ragazza alle prese con un problema sentimentale decisamente controverso. Come da lei richiesto riportiamo le sue parole che attendono se non conforto, qualche consiglio su come affrontare questa situazione, in cui sicuramente molte di voi si saranno già trovate.

 

“Mi sfogo con voi, redazione di RdD, per condividere la mia storia.
Preciso subito che non è da me un comportamento del genere, e non lo dico per mettere le mani avanti e giustificarmi, ma questa volta ho perso il controllo, ritrovandomi esattamente uguale a tutte le altre donne che ho sempre criticato.

Circa due anni fa conosco Federico ad una festa, come nelle più classiche delle situazioni da romanzo rosa.

Per una settimana non faccio altro che pensare a lui, al suo sorriso e all’ironia spiazzante che solitamente m’infastidisce e quando capisco che probabilmente la mia è stata una svista causata da qualche cocktail in più, mi arriva un suo messaggio in posta su facebook. Un semplice smile, che ha stravolto la mia vita. Per mesi io e Federico, ci scriviamo tutti i giorni dal lunedì al venerdì, proprio come se avessimo degli orari da rispettare. Scopro poco dopo che Federico da anni è fidanzato e convive con la ragazza del bar che frequento con la mia compagnia, ma d’altra parte, anch’io non avevo la coscienza pulita, avendo una relazione che proseguiva con alti e bassi da quasi tre anni. Mese dopo mese, ore al telefono a raccontarci problemi e giornate, ma mai confrontandoci sulle nostre vite private.
Io inizio ad agitarmi ogni volta che esco, presa dall’ansia mista ad una piacevole e inspiegabile sensazione, sperando di incrociarlo. Lo sogno e lo desidero come mai mi era successo prima, e decido quindi di mollare il mio ragazzo con la prima banalissima scusa che mi passa per la testa.

Non avendo più nulla da perdere, mi butto alla conquista di Federico, ben sapendo della sua relazione. Lui si lascia conquistare e in breve tempo divento la sua amante.

Ci baciamo di nascosto durante le feste, facciamo l’amore inventando impegni extra lavorativi, dandoci appuntamento a notte inoltrata in motel della provincia vicina alla nostra… ma capiamo presto che così non può andare avanti. Lui nel frattempo non lascia la sua ragazza, nemmeno le accenna di una crisi, e io per gelosia non riesco più a frequentare il posto dove lei lavora, allontanandomi così anche dai miei amici che non sanno nulla. Dopo un litigio in cui lui spiega che la relazione in cui si trova è irrinunciabile ammettendo di restare con lei solo per motivi economici, io decido di partire per l’Erasmus e rifarmi una vita, allontanandomi.
Per tutto il soggiorno a Nizza lo sento pochissimo, un po’all’inizio, ma poi la vita di uno studente all’estero è fortunatamente intensa e tra studio e nuove amicizie, io mi sento forte, e mi innamoro del mio coinquilino Ramon, di origine spagnola. Con Ramon sono serena e felice, capisco che amare non vuol dire per forza vomitare dal nervoso e decidiamo di continuare la nostra storia anche una volta terminata l’esperienza in Francia. Quando torno Federico non aspetta molto per farsi risentire, nonostante mi avesse augurato di trovare un altro uomo che mi meritasse. Si presenta una sera a casa mia, durante un temporale estivo, piangendo e ammettendo di amarmi alla follia, che l’indomani avrebbe lasciato la sua ragazza.

Quella notte, mentre Ramon, che si è trasferito in Italia solo per me, è a lavorare come cameriere in un ristorante della mia città, io e Federico facciamo ancora l’amore.

Mi sento malissimo e con Ramon i primi giorni divento freddissima, tant’è che lui, fa le valigie e ritorna a Madrid, da dove proviene. Io e Federico riallacciamo i rapporti questa volta con la promessa che presto saremo solo noi. Io, però ho perso un po’ di fiducia e chiedo a Ramon di tornare. Senza tanti altri giri di parole, la situazione attuale è che mentre io cerco di crearmi una storia vera con Ramon, sento e vedo ancora Federico, sapendo benissimo che non si può, non riusciamo a farne a meno. Sogniamo, litighiamo, ci allontaniamo, ci amiamo, poi litighiamo ancora e via così. Questa notte mi sono sfogata con questa lettera, e vi chiedo, se fosse possibile pubblicarla, in forma anonima ( i nomi sono inventati) sul magazine per avere un confronto anche con altre storie e un appoggio al femminile. Sono pronta ad essere criticata, anche se spero in realtà di essere capita. Da una parte ho l’uomo che può rendermi felice tutta la vita, di cui sono innamorata ma dall’altra questa passione per Federico, che sono terrorizzata, all’idea non possa finire mai. Grazie, Aurelia.”

Per quanto possa contare, la nostra risposta in redazione, è stata una citazione di Sex and the City
“Non è logica, ma amore”.

Per voi invece?

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