5 Cose Che Non Cambieranno Neanche Dopo L'Università

Notti sui libri, vacanze saltate, abbronzatura non pervenuta: addio! Finalmente ce l'hai fatta e ti sei laureata. E ora? Continui a mangiare cibo precotto e ad avere a che fare con uomini sbagliati? E tu che pensavi di essere troppo vecchia per queste cose!

Ce l’hai fatta. I tuoi genitori sono orgogliosi di te. I sacrifici sono stati ripagati.

D’un tratto tutte le notti insonni, le uscite accuratamente evitate, l’abbronzatura obbligatoriamente glissata non sembrano più ingiustizie cosmiche.

Hai cambiato la foto profilo sui social networks mettendone una in cui sembra che tu stia avendo una metamorfosi, trasformandoti in un cespuglio di alloro.

Non ti sentivi così da un altro importante traguardo: i tuoi diciotto anni. E, come allora, eri convinta che con l’arrivo di questo traguardo la tua vita sarebbe cambiata.

Ma è stato davvero così?

1. I noodles istantanei continuano a salvarti la vita

Fonte: Weheartit.com
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Continui ancora a fare la spesa girando fra i supermercati con i loro volantini alla mano, a ritagliare e collezionare buoni sconto in una cartellina apposita, a passare interi pomeriggi alla ricerca dell’offerta migliore.

Poco importa se hai comprato venti scatole da 375 g cadauna di muesli ai semi di papavero, chia e noci pecan quando non sai neanche cosa siano… erano in offerta!

Inoltre il risotto liofilizzato in busta e i noodles precotti in barattolo, sempre e rigorosamente comprati al discount, costituiscono ancora il tuo concetto di pasto caldo fatto in casa.

Eri convinta che andando a vivere da sola la tua educazione alimentare e le tue abilità culinarie sarebbero cresciute e migliorate esponenzialmente. Errore!

In compenso, però, hai sviluppato una notevole abilità nel versare il latte nella ciotola coi cereali e nell’aprire buste di salame e formaggio per fare i toast…

Tuttavia, nessun piatto precotto, nessun take-away, nessun fast-food, nessun surgelato potrà mai battere la cucina di tua madre!

Ricorda: il miglior piatto è sempre quello che ti cucina la mamma quando vai a trovarla.

E non devi neanche lavare i piatti dopo!

2. “Casa” è un concetto vasto, molto vasto

Fonte: Weheartit.com
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Probabilmente continui a vivere con una coinquilina che studia da dieci anni giurisprudenza, ma che in realtà sogna di diventare un’attrice.

E che ti sveglia nel bel mezzo della notte quando, con non poche difficoltà, rientra a casa dopo una nottata passata a bere, mentre tu il giorno dopo non hai un esame, come ai vecchi tempi, bensì una riunione o una presentazione per cui hai già passato notti insonni a lavorarci.

La tua idea di pulizie di primavera è passare dovunque un panno elettrostatico e – al massimo – un po’ d’acqua agitata, non mescolata, ad un cocktail di detersivi random, così, per sedare la tua coscienza, che, stranamente, ha le sembianze di tua madre, solo visibilmente adirata.

La lavatrice è ancora un saltuario hobby, non una necessità.

Per di più, continui a passare ore navigando su siti di bricolage e arredamento sognando la casa dei tuoi sogni: fra oggetti di design sapientemente scelti e acquistati e mobili di riciclo creativo ottenuti salvando oggetti vari dal ciglio della strada, quando poi magari non sai tenere in mano un righello.

Per te mobili dell’IKEA ancora per un po’!

3. Social life? Yes, please! But..

Fonte: weheartit.com
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Le vecchie abitudini sono dure a morire e tu, un po’ per abitudine, un po’ per necessità, ancora mangi a casa prima di uscire: se devi spendere 3 euro, tanto vale spenderli in alcohol!

Ma se devi spendere tre euro in alcohol tanto vale spenderli in birra del supermarket e uscire già brilla.

Sei un’ingegnere gestionale: l’ottimizzazione è il tuo mestiere, dopotutto!

Se invece proprio vuoi/puoi concerti il lusso di mangiare fuori una sera, allora evviva il giapponese!

Ma ancora più evviva il giapponese all you can eat.

Il Saldo è il tuo mestiere.

I siti di coupon dovrebbero fare attenzione quando sei in agguato…

4. Amore e altri disastri

Fonte: weheartit.com

Se fossimo tutte insieme a prendere un aperitivo, chiederei di alzare la mano a tutte quelle di voi che hanno pensato almeno una volta nella vita che intorno ai fatidici trenta si sarebbero non dico sistemate, ma “tranquillizzate” sentimentalmente: basa ragazzi problematici, basta ragazzi collezionisti di psicosi, basta ragazzi tutti apparenza e pochi contenuti e – lo dico! – basta stronzi.

E giurerei di vedere quasi tutte le mano alzate, come giurerei di vederne pochissime chiedendo quante hanno effettivamente mantenuto e rispettato questo proposito.

Esatto: hai finito l’università, per la società sei una donna adulta e sulla soglia della realizzazione personale eppure continui ad impantanarti in storie con uomini che non sanno quello che vogliono.

Per la cronaca, stando alle statistiche sarà così ancora per un bel po’ di anni, ahimè.

5. Cosa vuoi fare da grande?

Fonte: Weheartit.com
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Ti sei finalmente laureata. E ora?

Ora ti senti una specie di nuova super eroina metropolitana: di giorno lanci curricula nell’etere, di sera servi pizze ai tavoli.

Notizia flash: tutti sono confusi sul cosa fare delle proprie vite.

Anche quelle assistenti o segretarie che sono impegnate a prenotare il pranzo al loro capo che siede alla scrivania dall’altra parte del vetro.

Anche quello stesso capo che siede alla scrivania dall’altra parte del vetro.

Il segreto è considerare la laurea un traguardo, non un trampolino da cui lanciarsi in mille altre avventure senza capo ne coda.

Il meglio deve ancora venire…

Comunque se ti chiederanno cosa hai fatto con la tua laurea potrai sempre rispondere che l’hai fatta incorniciare.

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