Couchsurfing, il modo per viaggiare gratis che piace sempre più (ma è sicuro?)

Il sistema del couchsurfing consente di viaggiare senza spendere una fortuna, dal momento che si risparmia sulle spese di alloggio, evitando alberghi e altre strutture ricettive. Si trascorre la vacanza a casa di utenti, iscritti al sito ufficiale, che offrono la loro ospitalità.

Cresce il numero di coloro che si affidano al couchsurfing per viaggiare: si risparmia, si conosce gente e si vive la quotidianità del posto visitato. Tanti vantaggi, certo, ma occorre prestare attenzione.

Couchsurfing: ecco cos’è

Il couchsurfing è una pratica sempre più diffusa, usata per viaggiare spendendo poco. Per conoscere il significato letterale del termine è sufficiente tradurre le due parole che lo compongono: couch indica il divano, mentre surfing l’azione del fare surf.

Dunque, surfare sui divani? Non proprio! Il couchsurfing consente di fare una vacanza invitati a casa di altri, senza avere spese per alloggiare in alberghi, b&b e altro.  Si tratta di una maniera originale per entrare in contatto col modo di vivere della gente del paese che si intende visitare, apprendendone meglio usi e costumi e, magari, imparando altre lingue.

Couchsurfing
Fonte: iStock

Come funziona il couchsurfing?

Per prendere parte al couchsurfing occorre iscriversi al sito ufficiale www.couchsurfing.com (è gratuito per gli utenti che si iscrivono e trae guadagno dagli investitori). Si tratta di un marchio registrato da una società del Delaware (USA) con sede a San Francisco, che permette di offrirsi per ospitare eventuali turisti in casa propria oppure di chiedere a persone del posto che si intende visitare ospitalità.  L’uso del sito in oggetto è possibile anche mediante applicazione per piattaforme mobili, come Android e iOS, dal momento che è stata sviluppata un’applicazione ad hoc. Giovani e non si affidano molto a questo sistema che fa risparmiare a livello economico e ‘guadagnare’ in fatto di amicizie, esperienze di vita e affini.

Il couchsurfing in Italia

Anche in Italia questa pratica sta prendendo sempre più piede. Infatti, cresce a vista d’occhio il numero di italiani che si affida al couchsurfing per viaggiare oppure per ospitare turisti. Il libro In viaggio sul sofà – La prima guida non ufficiale al Couchsurfing, edito da Morellini Editore e scritto da Elena Refraschini e Davide Moroni, costituisce una buona guida per saperne di più, così come la relativa pagina Facebook In viaggio sul sofà.

Molte domande possono prendere vita, soprattutto in materia di affidabilità di tale metodo low cost per viaggiare… è realmente affidabile? Risulta essere più che lecito nutrire dei dubbi circa il fatto di dover passare le notti a casa di sconosciuti oppure ospitare a casa propria persone che non si conoscono. Tuttavia, leggendo in rete varie esperienze di chi ha provato il couchsurfing, si incontrano prevalentemente pareri positivi. Il sito dedicato al couchsurfing si affida al sistema delle “reference”, ovvero ai commenti (in positivo e in negativo) che ogni utente avrà sul proprio profilo. In ogni caso, è sempre bene cercare di conoscere meglio chi si andrà a ospitare o chi vi garantirà l’alloggio. Un primo controllo sull’utente passa dal suo essere (o meno) un utente verificato, ossia se il sito ha controllato i suoi dati bancari e il suo alloggio. Tuttavia, ciò non implica il fatto che un utente che non è verified non sia sicuro, in quanto molti utenti, reputando lunga e complessa la procedura, scelgono di saltarla.

Couchsurfing, le esperienze

Nel concreto, come avvengono i primi contatti tra persone interessate al couchsurfing? Il più delle volte si inizia con l’incontrare per strada un turista, magari offrendosi in qualità di guida per la città.  È proprio così che si conquista l’occasione per ottenere i primissimi commenti positivi, per poi offrirsi per ospitare turisti in casa. Raggiungendo un buon numero di commenti positivi, sarà possibile diventare un couchsurfer a tutti gli effetti, chiedendo anche di essere ospitato.

Chi vi ospiterà continuerà a vivere la propria quotidianità e, al tempo stesso, cercherà di farvi conoscere tradizioni e abitudini del luogo. Un’ottima opportunità formativa e di crescita culturale e personale!

Couchsurfing
Fonte: iStock

Come ‘sdebitarsi’ con chi vi ospita (ricordiamo: gratuitamente)? Rispettandone spazi e tempi e, magari, arricchendo l’altra persona raccontando qualcosa delle proprie abitudini e del paese d’origine e/o provenienza, offrendo il proprio aiuto nelle faccende domestiche e in cucina, invitandola a visitare la vostra città… ovviamente sarà vostra ospite!

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