Cristina Parodi: “La7? Una novità importante nella mia vita professionale”

Puntiamo ad avere in studio delle persone che non siano i soliti opinionisti. Vorremmo differenziarci, cambiando le facce che normalmente a quell’ora si vedono sulle altre reti. Così, ci è venuta l’idea di ritagliare uno spazio per degli ospiti stranieri che vivono in Italia da molti anni. Molti sono giornalisti, ma non solo.

Dopo 22 anni di carriera a Canale5, Cristina Parodi ha lasciato l’azienda della famiglia Berlusconi per lanciarsi a capofitto nell’entusiasmante avventura di La7. Due contesti agli antipodi per storia, stile e contenuti: uno il simbolo della tv commerciale del Biscione, l’altro eterna grande promessa della tv italiana. La giornalista a Mediaset sembrava starci benissimo: il suo è stato un volto storico del Tg5 e del primo Verissimo, ma adesso la musica è cambiata.

A partire dal 10 settmbre andrà in onda Cristina Parodi Liv, seseguito da Cristina Parodi Cover: due contenitori che accompagneranno il telespettatori verso l’appuntamento con l’altra sorella Parodi (Benedetta, impegnata per la seconda stagione con i suoi “Menù“),  fino al preserale condotto da Geppi Cucciari (il nuovo G’Day, sempre a partire da lunedì 10 settembre).

Intervistata daFamiglia Cristiana, la giornalista e conduttrice ha parlato della sua nuova esperienza televisiva con entusiasmo.

E’ una novità importante nella mia vita professionale. Per me rappresenta un bel salto: si tratta di un programma nuovo, creato da zero. Poi c’è la componente del timore: lasciare una grande azienda come Mediaset da 22 anni per buttarmi in un’avventura nuova in una rete, La7, con un pubblico e un target differenti, comporta una buona dose di rischio. Infine, c’è un’immensa voglia di iniziare. Abbiamo lavorato tanto alla preparazione di questo format, siamo tutti in fibrillazione.

La giornalista commenta il suo addio a Mediaset dopo 22 anni:

Lascio quella che è stata la mia casa, la mia famiglia per 22 anni, il luogo dove ho imparato questo mestiere, dove ho avuto la possibilità di realizzare tutto quello che un giornalista può sperare di fare. Lascio una parte del mio cuore. Andare via è stata una scelta sofferta, mossa dal desiderio di provare a fare ancora qualcosa di diverso: l’idea di cimentarmi in un programma tutto da inventare in una rete in ascesa è una bella sfida. 

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