Il detto “Donne e Motori son guai e dolori” è destinato a scomparire.
Il nuovo leader delle quattro ruote infatti è una donna: Mary Barra, 51 anni, è la dirigente del colosso General Motors, il secondo costruttore mondiale di automobili.
Barra succede a Daniel Akerson, vice presidente dello sviluppo del prodotto e degli acquisti, che commenta: “Lascio con la grande soddisfazione per quello che abbiamo raggiunto, con grande ottimismo per quello che ci attende e con grande orgoglio per aver rilanciato General Motors come standard nell’industria automobilistica globale”

L’annuncio di questa straordinaria rivoluzione ai vertici dell’industria segue la chiusura di un importante capitolo nella storia della GM: l’uscita del Tesoro americano dalla società dopo il salvataggio e l’addio al soprannome Governement Motors, affibbiato quando, durante la crisi, il governo era al 60,8% della società.
L’industria ha perso 10,5 miliardi di dollari ma è riuscita con queste manovre a salvare oltre un milione di posti di lavoro.
L’uscita del governo rappresenta sicuramente una vittoria e Barack Obama è il primo a commentare positivamente la notizia della rinascita di quest’industria icona delle stelle e strisce.
“Tutte e tre le case automobilistiche sono ora abbastanza forti da poter camminare con le loro gambe. Sono redditizie per la prima volta in quasi dieci anni. Con la vendita delle azioni Gm voltiamo pagina” afferma il presidente americano.

Barra, ora al comando della Gm, è figlia di un ex dipendente Pontiac e ha trascorso tutta la sua carriera lavorativa in Gm, dove ha iniziato a lavorare prima di compiere 20anni. Nel 2011 la sua posizione era già importante, grazie alla promozione a vice presidente per le risorse umane e lo sviluppo dei prodotti.
“Mary è un agente di cambiamento” commenta anche questa volta Akerson.

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