Maya come molte ragazze eternamente bambine, adora il Natale, le luci e i festeggiamenti.
Le piace passeggiare per la città saltellando tra le luminarie e facendosi scattare foto in pose bizzarre sotto di esse.

Ma se c’è una cosa che l’angoscia come non mai, sono i preparativi in casa sua.
Abitando in una piccola ed accogliente villetta, ogni anno la madre (Albin) acquista qualche piccolo accessorio in più  e ad oggi casa sua tra bambinelli vari, frutta sbrilluccicosa, lucine intrecciate lungo le finestre e adesivi colorati per i vetri, si può affermare con tutta certezza che sia diventata la seconda residenza ufficiale di Babbo Natale per quante decorazioni penzolino qui e lì in ogni dove.
Immaginate quanto si possa impiegare per trasformare un’umile dimora nel tempio del Natale…
Il tutto poi è condito dal fatto che queste simpaticissime decorazioni vengono deposte ogni anno in un sottoscala particolarmente simpatico che con i suoi 4975487649 spigoli bastardissimi regala a Maya bernoccoli di dimensioni epiche ogni qualvolta si china per tirar fuori gli innumerevoli scatoloni che potrebbero rifornire un intero grande magazzino!

Un anno prese così tante botte che aveva dimenticato persino chi fosse e piagnucolando chieste intristita a Davide (il suo impareggiabile fidanzato) di continuare quell’ingrato lavoro.
Ma tutto questo trambusto, passa in un batter d’occhio quando, una volta terminate le varie composizioni natalizie, Maya spegne le luci della casa ed accende la magia del Natale.
Gli occhi le brillano riflettendo le mille e più lucine che compaiono qua e là e ricorda perché ogni anno, nonostante i bernoccoli e le imprecazioni, continui ad accovacciarsi e a tirar fuori un po’ di quella polvere stellata che rende speciale i giorni che precedono e accompagnano il Natale…

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