E ancora ci stupiamo per la bellezza, la sincerità, l’umiltà unica che ci mostra in ogni suo gesto Papa Francesco. Papa solamente da Aprile, ha già rivoluzionato alcuni canoni tipici della chiesa. non esiste più dire:” non è da pontefice.” ma ora esiste solo il :” e che c’è di male.” le telefonate, gli scambi di papaline con i fedeli, cose che non s’erano mai viste, ed in quattro e quattro otto oggi, al Concistoro di oggi 30 Settembre, ha annunciato a tutti cardinali che il 27 Aprile 2014 canonizzerà santi Karol Wojtyla e Angelo Roncalli. La scelta è ricaduta proprio sulla domenica della misericordia, non a caso, festa instituita nel 2005 da Papa Giovanni Paolo II, decisa poco prima che morisse.

Ma parliamo un attimino dei due defunti papi:

Nato Angelo Giuseppe Roncalli, Papa Giovanni Paolo XXIII, ribattezzato dal popolo come “PAPA BUONO” per le molte opere di carità svolte in pochi anni. Fu l’organizzatore del Concilio Vaticano II, scomunicò Fidel Castro e ricordato da tutti per il discorso ai fedeli il giorno prima dell’apertura del concilio. “Quando andate a casa, date una carezza ai vostri bambini e dite:” questa è la carezza del papa.” […] il papa è con voi.” molto sentita da tutti i fedeli e tutt’oggi ricordato come “discorso della luna” per via della bella serata che c’era l’11 Ottobre 1962. Sempre stato dedito affinchè nel mondo vigesse pace, armonia e fratellanza tra tutti gli uomini, ricevette nel ’63 il premio Balzan per l’umanità e la fratellanza tra i popoli, dall’allora presidente della repubblica Antonio Segni. Dopo la morte, avvenuta il 3 Giugno ’63 per un tumore allo stomaco. Venne beatificato da Giovanni Paolo II il 3 Giugno 2000. Avvenuta 40 anni dopo poichè ai fini della beatificazione deve ripresentarsi un miracolo riconosciuto poi nella guarigione improvvisa di Suor Caterina Capitani,  affetta da una gastrite ulcerosa emorragica gravissima che l’aveva ridotta in fin di vita. La suora, dopo aver pregato papa Giovanni XXIII, avrebbe avuto una sua visione, seguita dalla subitanea guarigione. Dal 2000 numerose sono state le segnalazioni e i presunti miracoli post mortem.

Per quanto riguarda Karol Wojtyla non c’è certo bisogno che dica quanto altrettanto umile sia stato, quanto abbia combattuto per la sua patria, la Polonia, affinchè diventasse libera e abbia rischiato la vita pur di manifestare il suo amore. Si dice che l’attentato che lo portò in fin di vita, quello che ci fu in Piazza San Pietro il  13 Maggio 1981, sia stato dovuto per la sua “troppa” intromissione nelle faccende di stato tra Russia e Polonia. La sua morte e agonia, purtroppo durata quasi un mese, divenne un grande processo mediatico, che riuscì a smuovere più di un milione di pellegrini da tutto il mondo pur di dare un ultimo saluto al papa che combatté per la pace e la fratellanza, più di quanto abbiano fatto i suoi predecessori. Per quanto riguarda la canonizzazione, Papa Benedetto XVI venne spinto, sopratutto dai fedeli a canonizzarlo già beato solo dopo 2 anni dalla sua morte, in quanto i miracoli antes mortem e quelli post mortem erano chiaramente segno della beatitudine di Wojtyla. Perciò, il 2 Aprile 2007, Ratzinger ha avviato il processo per beatificazione, e la cerimonia è avvenuta solo 8 anni dopo la morte, nel 2011. E si ritiene una sorta di record che a soli 11 anni dalla morte, un papa venga santificato.  Solo Sant’Antonio da Padova, morto il 13 giugno 1231, ha fatto piu’ in fretta: la solenne cerimonia si tenne nella cattedrale di Spoleto il giorno di Pentecoste del 1232 alla presenza di Papa Gregorio IX. In questo caso, l’istruttoria sul miracolo e’ stata accuratissima.

fonte: ogginotizie.it
fonte: ogginotizie.it

Nel 2013, Il 5 luglio per essere precisi, Papa Francesco ha firmato il decreto per la canonizzazione di Giovanni XXIII che avverrà il 27 aprile 2014, contestualmente a quella di Giovanni Paolo II, prescindendo dai risultati del processo indetto dalla Congregazione per le cause dei santi per la veridicità di un secondo miracolo. Poichè, per ogni beatificazione e Canonizzazione, devono essere passati in rassegna ogni possibile evento fuori dall’ordinario, che viene proclamato “miracolo” dal popolo. Questa confraternità passa in rassegna l’evento per appurare che sia davvero un miracolo e non una guarigione merito di qualcos’altro. Ma alla fine, lo sappiamo tutti, è questione di fede.

 

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