Barilla: "Mai uno spot con i gay!" Sul Web parte il boicottaggio alla celebre pasta italiana [VIDEO]

Guido Barilla dichiara: "Mai famiglie gay nei nostri spot! Noi siamo per la famiglia tradizionale." L'opinione pubblica e la rete si incendiano: è partito il boicottaggio Barilla. E voi, che ne pensate?!?

“Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale. Non per mancanza di rispetto ma perchè non la penso come loro, la nostra è una famiglia classica dove la donna ha un ruolo fondamentale”. Guido Barilla, il presidente del gruppo Barilla, all’irriverente programma di Radio24 La Zanzara ha dichiarato quanto scritto sopra.

“Noi abbiamo un concetto differente rispetto alla famiglia gay. Per noi il concetto di famiglia sacrale rimane un valore fondamentale dell’azienda”.

I conduttori Cruciani e Parenzo però rispondono che la pasta la mangiano anche gli omosessuali. 

(foto:Web)
(foto:Web)

“Va bene, se a loro piace la nostra pasta e la nostra comunicazione la mangiano, altrimenti mangeranno un’altra pasta. Uno non può piacere sempre a tutti” risponde Barilla, che aggiunge: “Io rispetto tutti  facciano quello che vogliono senza disturbare gli altri. Sono anche favorevole al matrimonio omosessuale, ma no all’adozione per una famiglia gay. Da padre di più figli credo sia molto complesso tirare su dei bambini in una coppia dello stesso sesso“.

Dichiarazioni dal retrogusto omofobo che hanno scatenato l’opinione pubblica e sul web è iniziato il boicottaggio alla Pasta numero 1 in Italia. Immediate le scuse del presidente:  “Con riferimento alle dichiarazioni rese ieri alla Zanzara, mi scuso se le mie parole hanno generato fraintendimenti o polemiche, o se hanno urtato la sensibilità di alcune persone. Nell’intervista volevo semplicemente sottolineare la centralità del ruolo della donna all’interno della famiglia”.

Il Mondo Lgbt e non solo ha iniziato una vera e propria rivolta contro Guido Barilla e l’affermazione che mai e poi mai avrebbe fatto una pubblicità con una famiglia gay. 

Il trend di discussione su Twitter è al momento al primo e terzo posto (con due hashtag diversi) e l’ironia sul Web non si spreca. Molto presenti le proposte di boicottaggio dei prodotti Barilla.

Aurelio Mancuso, di Equality Italia, sottolinea: “nessuno ha mai chiesto alla Barilla di fare spot con le famiglie gay, è evidente che si è voluta lanciare una offensiva provocazione per far sapere che si è infastiditi dalla concreta presenza sociale, che è anche un segmento importante di consumatori. Raccogliendo l’invito del proprietario della Barilla a non mangiare la sua pasta, rilanciamo con una campagna di boicottaggio di tutti i suoi prodotti. Per tanto è già partito su Twitter l’hastag #boicottabarilla.”

Fabrizio Marrazzo, presidente di Gay Center incalza: “Dopo le dichiarazioni di Guido Barilla ci chiediamo se dovesse scegliere come testimonial tra Obama e Giovanardi chi sceglierebbe . Il primo è a favore dei matrimoni gay, il secondo è un omofobo. Alla Barilla scegliere le strategie di comunicazione migliori.”

Alessandro Zan, deputato di Sel ed esponente del movimento gay,  rilancia l’idea del non acquisto: “Aderisco al boicottaggio della Barilla e invito gli altri parlamentari, almeno quelli che non si dimettono, a fare altrettanto”.

 

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