“C’è crisi: seno nuovo a 99 euro!”: offerta shock su Groupalia. Protesta dell’Associazione Consumatori

L’Associazione Consumatori ha presentato una denuncia all’Antitrust per protestare contro questa offerta dal prezzo troppo “stracciato”. La crisi sta colpendo davvero tutti?

C’è crisi, è un dato di fatto. Alcuni prezzi sembrano balzati alle stelle invece altri settori subiscono forti ribassi, come quelli dell’abbigliamento  – e degli accessori in generale – che cercano di anticipare sempre più saldi e sconti vari per invogliare le persone all’acquisto, oppure gli estetisti e parrucchieri che azzardano forti promozioni per non perdere la clientela! Insomma, le persone cercano di risparmiare su ogni cosa e il web, con i vari siti dedicati alla ricerca dei super sconti, cerca di agevolare questa strana caccia al tesoro. Ma cosa succede quando i cosiddetti saldi riguardano il settore della chirurgia e della salute? Proprio in queste ore è stata diffusa la notizia secondo la quale l’Associazione dei Consumatori abbia presentato all’Antitrust una denuncia nei confronti di un’offerta comparsa sul sito Groupalia: un seno nuovo a soli 99 euro! Ebbene si, un intervento di plastica per ingrandire il seno “sottocosto”! La denuncia è motivata dalla preoccupazione dell’Associazione Consumatori verso i potenziali pazienti che potrebbero andare incontro a cattive sorprese, dato che solo le protesi costano molto di più! È stata quindi registrata una segnalazione all’ordine di Caserta dove è iscritto il medico responsabile dell’offerta per accertare comportamenti illegittimi. Ma questa vicenda non è un caso isolato. Su questi siti per prezzi low cost vengono spesso inserite offerte per visite cardiologiche, urologiche, ecografie e così via.

L’Associazione Consumatori ha ragione di credere che questi prezzi stracciati possano compromettere la salute dei pazienti? Che non siano, insomma, garanzia di qualità e professionalità da parte dei medici che li propongono? Oppure la crisi sta colpendo davvero tutti i settori, compreso quella della “salute” e i professionisti si stanno adeguando alla situazione? Per il bene dei pazienti, speriamo che sia vera la seconda affermazione perché una cosa è vendere un capo di abbigliamento a prezzo stracciato e non di ottima qualità, altra cosa è invece operare una persona a prezzo low cost senza garantirgli la massima qualità dell’intervento e dei materiali utilizzati!

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