Papa Francesco ha lasciato il Brasile ed è tornato a Roma a bordo dell’Airbus A330, rispondendo per più di un’ora alle domande dei giornalisti. La sua, l’ennesima lezione di libertà e fratellanza vera:

“I gay? Io non giudico, se è una persona di buona volontà, chi sono io per giudicare?”. Il Pontefice si è soffermato su una domanda circa monsignor Ricca e la presunta “lobby gay” in Vaticano: “Essere gay  è una tendenza, il problema è la lobby, la lobby non va bene, quella gay, quella politica, quella massonica. Non ho trovato carte d’identità di gay in Vaticano, dicono che ce ne sono, credo che si deve distinguere il fatto che è gay dal fatto che fa lobby

 

E continua: “Nei confronti di mons. Ricca ho fatto quello che il diritto canonico dice di fare: ho fatto la ‘investigatio previa’ e in questa non c’è niente di ciò di cui lo accusano, non abbiamo trovato niente. In generale  vedo che tante volte nella chiesa si va a caccia dei peccati di se un prete ha fatto un peccato, il Signore perdona, il Signore dimentica, e questo è importante, il Signore dimentica, se noi non dimentichiamo, corriamo il rischio che il Signore non si dimentichi di noi. San Pietro ha fatto uno dei peggiori peccati, rinnegare Cristo, e con questo lo hanno fatto Papa. Questo in generale, ma in particolare su avermi fatto questa domanda”

Il nuovo Ior dovrà basarsi solo su trasparenza e onestà: “Non so come sarà lo Ior, alcuni dicono che forse è meglio che sia una banca, altri una fondazione di aiuto o di chiuderlo, io non so, mi fido del lavoro delle persone che stanno lavorando, c’è una commissione, c’è un presidente che è quello di prima, il presidente rimane, il vice e il segretario invece hanno dato le dimissioni, non so come andrà questa cosa”

Parla poi di Monsignor Scarano, arrestato per diversi reati, tra cui l’uso dei conti presso lo Ior. 

“Pensate che sia andato in galera perchè somigliava alla beata Imelda (un modo di dire spagnolo per indicare un poco di buono)? È uno scandalo, una cosa che fa male!”

E sulla sua valigetta ha subito ironizzato: “Non c’era la chiave della bomba atomica. L’ho portata perchè lo faccio sempre, faccio così quando viaggio, c’è il rasoio, il breviario, l’agenda, un libro da leggere, era su santa Teresina”.

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