La condivisione: il nuovo modo per viaggiare low cost.

La crisi vi ha colpito più del dovuto? E quindi non avete potuto mettere da parte un gruzzoletto per un viaggio estivo? Niente paura! Esistono mille modi per crearvi una mini vacanza, caratterizzati dal risparmio e dall’eco-turismo.

Sappiamo che il mutamento economico italiano ha colpito un po’ tutti. Chi più chi meno, si godrà in minor quantità le vacanze estive rispetto agli anni precedenti. E per chi non ha potuto mettersi da parte un gruzzoletto per godersi un minimo di relax dell’estate, sappia che è possibile decidere di mettersi in viaggio senza spendere cifre eccessive, attraverso la condivisione.

Per chi volesse viaggiare e andare fuor’Italia, direttamente  dall’estero arriva il COUCHSURFING . A chi non è mai capitato di ospitare qualcuno durante l’estate? Che sia un amico, o un parente? Ebbene, il couchsurfing prende suggerimento proprio da questo principio, ma non c’è nessun legame tra chi ospita e l’ospite. Si tratta di perfetti sconosciuti, il primo che mette a disposizione un letto/divano, il secondo che ne cerca uno. E magari chi viene ospitato si rende disponibile per servizi di casa: lavare piatti, spazzare per terra e affini. Ma nessuno scambio di denaro deve esistere tra i due, questa è l’unica regola. Basta registrarsi al sito Couchsurfing.org per poter DARE la disponibilità a ospitare o cercarne una nel posto dove si vuole andare.

Alcuni potrebbero obbiettare questo tipo di ospitalità: “E se poi mi ritrovo un matto in giro per casa?” oppure  “E se mi trovassi a casa di una persona che è tutto fuorchè pulita?”. Sul sito si possono trovare anche i feedback sia positivi che negativi su chi ospita e su chi viene ospitato, oltre che commenti positivi o negativi. Ma è anche vero che il tutto si basa sulla fiducia che il tuo (per poco tempo) coinquilino, non ti crei un inferno di vacanza. Già diffuso in 230 paesi del mondo, il progetto è un idea creata nel 2005 e sempre più persone decidono di prendere parte al progetto.

Per chi invece decidesse di restare in patria, ma vuole qualcosa di più “green” che il semplice albergo in una città da visitare o mare e spiaggia, conquista un’altra modalità per viaggiare low cost con il mezzo più economico e primordiale di cui disponiamo: i nostri piedi. Il SOCIAL TREKKIN, già dal nome può farvi capire  chi  decide di impegnarsi per questa tipologia di viaggio, deve essere intrepido e avere TANTA, ma proprio TANTA voglia di camminare. L’errante, in questo caso, chi vuol viaggiare, parte da casa propria, spostandosi a piedi, nel raggio di una distanza praticabile a piedi in una giornata, verso la prima tappa, stabilita tramite i social network o con i contatti personali, dove incontrerà la persona che si è resa disponibile all’ospitare. Il giorno dopo, sempre attraverso i social network o i contatti della persona ospitante, l’errante e chi l’ha ospitato  continueranno il cammino verso la seconda tappa e il secondo ospitante. E così via, giorno dopo giorno, la meta serale sarà sempre stabilita a seconda delle opportunità che si presentano, sulla scia di pensiero che non c’è caso negli incontri, ma solo appuntamenti. Ogni persona che aderisce a questa iniziativa offre all’errante almeno un posto di riparo per la notte e la disponibilità allo scambio di una testimonianza. L’errante, è comunque più autosufficiente rispetto al couchsurfing, avendo un proprio sacco a pelo e materassino e cercherà di dare il meno disturbo possibile e di adattarsi ad ogni situazione.  Questo viaggio ha un unico onere: lo scambio reciproco di esperienze.

Ma se il mare fosse la nostra passione? Ad esempio, non sarebbe bello viaggiare da costa a costa? In fondo, le bellezze italiane sono soprattutto posti come Sorrento, Capri, la costa ligure e tirrena, senza contare tutta la costa adriatica. Bene, oggi è possibile permettersi questo tipo di viaggio. Con la nascita delle piattaforme SAIL SQUARE, che han portato la barca a vela al centro delle nuove possibilità di viaggio in condivisione, gruppi di persone accomunate dalla passione per la vela, possono entrare in contatto online per organizzare una vacanza all’insegna del risparmio e dell’avventura. Potranno ad esempio suddividere tra loro l’affitto della barca a vela, decidendo insieme la destinazione del viaggio e condividere un intera vacanza o un intero week end in mare. E se sapessimo già la nostra destinazione ma arrivarci è un problema? La community dei social network pensa anche a questo. C’è chi con piacere condivide anche viaggi in auto, accomunati solo dalla stessa destinazione. Si chiama Ridesharing, ed è un nuovo fenomeno diffuso soprattutto tra giovani lavoratori ed universitari che vogliono viaggiare incentivando la modalità di trasporto eco-sostenibile e nello stesso tempo economico. L’unico costo esiste è il dividere la benzina. Il sito italiano per la condivisione di un passaggio, è BLABLACAR. Sul sito si possono trovare tutti i dettagli per poter condividere l’auto, il costo e chi offre il passaggio scrivendo la partenza e la destinazione.

Ma poi… dove sono finiti i sempre verdi campeggi?  La versione più economica di viaggio e vacanza. Basta una tenda, uno/a compagno/a e un bel posto dove campeggiare. Chi non ha a casa un sacco a pelo? Andare su una spiaggia, o in un bel bosco non è poi così brutto se non ci si porta dietro tutti i nostri aggeggi elettronici.  Quindi lasciamoci a casa telefonino, ipad e computer, per viverci un po’ di VERO relax in compagnia di un libro. O di nuove conoscenze.

Tutto grazie ai moderni social network, questi metodi di viaggio e vacanza,  vuole essere una risposta ad un nuovo bisogno e ad una nuova richiesta di valori. E’ un modo di ridare significato allo scambio e al viaggio, mettendo al centro l’incontro, la condivisione, il movimento di apertura, la relazione, la reciprocità, il sentirsi a casa in qualunque altra parte del mondo. 

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