Roberto Calderoli è nel centro del ciclone per le sue ultime dichiarazioni volgari, razziste e che non fanno ridere nessuno. Non è la prima volta che gli insulti del leghista Calderoli imbarazzano l’opinione pubblica e per il ministro all’Integrazione Cecile Kyenge è l’ennesima offesa dai colleghi della Lega Nord.

Alla festa di partito a Treviglio, Calderoli ha detto parlando del ministro Kyenge: “Quando la vedo non posso non pensare ad un orango!”. Una frase razzista e priva di contenuto politico. Per difendersi Calderoli ha cercato di minimizzare il tutto dichiarando che la sua provocazione altro non era se non una semplice battuta “simpatica” e ha giurato di aver telefonato al ministro per scusarsi.kyenge-insultataIl premier Letta ha subito precisato su twitter: “Inaccettabili oltre ogni limite le parole di Calderoli. Avanti Cecile col tuo lavoro. Siamo con te”. Anche Napolitano ha raccontato di essere rimasto indignato da certe parole e diversi barbari episodi.La ministra ha dato prova di saggezza: “Le parole di Calderoli non le prendo come un’offesa personale, ma mi rattristano per l’immagine che diamo dell’Italia. Credo che tutte le forze politiche debbano riflettere sull’uso che fanno della comunicazione”. Solidarietà alla Kyenge da parte del Pdl e del Pd che ha esortato Calderoli a dare, finalmente, le dimissioni. Una richiesta che però non pare proprio voler essere presa in considerazione.La ministra aggiunge, per chiudere il dibattito: “Qualcuno fa fatica ad accettare che il Paese è cambiato. E penso che, proprio per questo, avrebbe bisogno di altri messaggi, di un altro tipo di comunicazione. Diciamo che la temperatura è un po’ calda, gli ultimi episodi sono stati un po’ troppo spinti. Bisogna stare attenti a non farla salire, ma lavorare per raffreddarla”

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