Parole che fanno rabbrividire quelle del pastore irlandese James Martin Donaghy. Con la promessa di aiutare il nonno a raggiungere il paradiso, il prete ha abusato di un bambino di soli 7 anni. La corte di Belfast ha condannato l’uomo per abusi sessuali dopo che aveva già sulle spalle le denuncie di altri tre abusi su minori. 

La corte l’ha ritenuto uno spietato predatore sessuale che ha abusato della sua posizione per commettere abusi che si sono consumati in 17 anni, dal 1983 al 2000. La quarta piccola vittima ha deciso di denunciare la violenza solo nel 2010, a 30 anni compiuti, trovando la forza per parlare di quello che gli era accaduto.

A sua discolpa il pastore ha dichiarato di non ricordare assolutamente quell’episodio. Il giovane racconta di come, durante una confessione, aveva rivelato al sacerdote di essere preoccupato che il nonno fosse in purgatorio. Giocando sulla paura del bambino, Donaghy gli disse che se avesse accettato di fare sesso con lui, senza dirlo a nessuno, il nonno sarebbe andato sicuramente in paradiso, ma doveva rimanere un segreto o non avrebbe funzionato. 

Durante l’ultimo processo il prete ha sempre dichiarato di non ricordare quell’episodio ma la corte lo ha condannato senza dubbio ritenendolo pericoloso e vietandogli qualsiasi contatto con minori o adulti problematici.

 

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