Monsignor Castilla, 63 anni, è arcivescovo della più grande città del Chiapas da febbraio di quest’anno. Dal 2007 è stato vescovo di Ciudad Lázaro Cárdenas. Questa volta però il Monsignore ha esagerato con una dichiarazione che sta facendo discutere il mondo: “un aborto è molto più grave di un abuso su minore”  e non soddisfatto cerca di dare una spiegazione a questa terribile frase: “quando viene perpetrato un atto di pedofilia, è il futuro del bambino a morire, mentre l’aborto è un assassinio.”

Parole che gelano il sangue e che, durante la messa nella cattedrale metropolitana di San Marcos, hanno indignato moltissimi dei fedeli presenti.

Imbarazzato ha cercato di concludere ricordando che anche se l’aborto è molto più grave, i due gesti arrecano entrambi un danno enorme e che compie queste azioni deve essere punito.

E comunque, secondo Castilla, se i preti pedofili non devono essere coperti ma incarcerati e banditi dalla Chiesa, è altrettanto vero che essi non devono essere presi di mira a causa degli abusi sessuali  che hanno macchiato la Chiesa cattolica, ma che anche insegnanti, politici, dottori e chiunque agisca contro il bene e la libertà di un bambino dev’essere punito. 

Già un’altra volta Castilla definì pazzo il vescovo di Alcalá de Henares, mons. Juan Antonio Reig Pla, che aveva consigliato alle coppie di praticare il sesso anale pur di evitare gravidanze indesiderate che portassero all’aborto e poco tempo fa si è pronunciato contro l’uso dei preservativi, definiti come toppe per evadere dalle proprie responsabilità. 

 

 

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!