Justin Bieber ha visitato l’alloggio segreto di Anna Frank ad Amsterdam. Fin qui tutto nella norma, come un turista qualsiasi. Peccato che sul libro dei visitatori, il suo commento sia stato abbastanza egocentrico e poco “chic” “Essere venuto qui mi ha davvero ispirato. Anna è stata una grande ragazza. Magari sarebbe stata una belieber”. Una belieber, ovvero una fan scatenata di Justin.

Bieber è in tour in Europa e venerdì scorso si è trattenuto per oltre un’ora nel rifugio diventato simbolo dell’Olocausto. Un gesto importante per preservare la memoria della Shoah anche tra le nuove generazioni. Un goffo tentativo di ironizzare su un pezzo di storia tragico.
Per molti quel gesto può essere etichettato solo come irrispettoso. 


«(Anna) sarebbe stata COSA? Quel piccolo idiota è troppo pieno di sé. Lei è un’importante figura storica, mostri rispetto»

«Contenta che sia venuto ma quell’ultima frase è MOLTO utile a se stesso»

«Che cosa immatura e disgustosa da scrivere in quel libro! Come americana mi dispiace davvero che si andato lì e abbia fatto questo!».

«…uh, No. No, Anna non sarebbe stata una belieber. Lei non avrebbe avuto la sua foto al muro perché avrebbe avuto molto più gusto». sono alcuni dei commenti sul web. 

C’è anche chi difende il cantante:
«Trovo ironico che tutti voi stiate vomitando odio. Non è per questo che Anna Frank e innumerevoli altri sono scomparsi? Non credo che (Bieber) stesse pensando al suo interesse. Interpreto il suo gesto come un personale sguardo al passato in cui suggerisce che avere quella “grande ragazza” come belieber sarebbe stato un onore».

Sarà una star, ma è pur sempre un ragazzino. 

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