Due quindicenni decidono di farsi giustizia da sole: un uomo cerca di violentarle e loro lo uccidono. Ma la storia non sembra finire qui.

Le pagine facebook delle due ragazzine udinesi sono ora sotto sequestro degli investigatori e verrà molto probabilmente nominato un consulente incaricato di analizzare le caselle delle due ragazzine alla ricerca di indizi utili per ricostruire la vicenda. Gli investigatori sono convinti che le due adolescenti abbiano affidato al loro profilo facebook pensieri e confidenze utili alle indagini.

L’accusa delle due ragazze è quella di omicidio, che sia volontario o preterintenzionale poco importa:  gli investigatori potrebbero compiere una ricognizione dei luoghi insieme con le due indagate e effettuare una prova di guida per verificare se effettivamente una delle due minorenni possa aver guidato la Fiat Punto fino a Limenella o se c’era qualcun altro con loro.
Saranno inoltre effettuati accertamenti sui cellulari della vittima: una delle adolescenti ha riferito di aver inserito la propria scheda nel telefono dell’uomo in quanto il suo era scarico.
Le ragazze avrebbero chiamato a casa dei genitori riferendo che sarebbero tornate tardi e poi avrebbero spento il telefono.

In casa della vittima non sono stati trovati elementi utili alle indagini. Da anni la vittima frequentava casa della nonna di una delle ragazze, conosciuta quando era appena nata.
Secondo gli investigatori è improbabile che Mirco Sacher abbia cercato di violentare le ragazze: con due ragazze adolescenti in auto è molto difficile tentare una violenza, soprattutto per un anziano.

“Stiamo assistendo a una diversa evoluzione delle dinamiche e delle possibilità di incontro e frequentazioni dei giovani. Dinamiche che non sono molto ordinarie” specifica il questore di Udine, Antonio Tozzi.
Una vicenda che farà parlare e che sta già sconvolgendo l’opinione pubblica.

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