Nuovi sviluppi nel caso dei “finti poveri rom” scovati a Roma in un campo di via Salone.

Trascinati in tribunale, il giudice dà loro ragione: nessun allontanamento possibile quindi. Tramite un controllo effettuato dai vigili urbani, la coppia era risultata in possesso di 100mila euro depositati in due conti correnti separati: lui 64mila euro mentre lei 38mila. Con una simile situazione economica vengono a mancare i requisiti per abitare in un campo autorizzato dal Campidoglio.

I signori Georgescu hanno opposto ricorso al Tar del Lazio che ha deciso di dargli ragione, sospendendo il decreto fino al 24 aprile motivando la scelta come “violazione del principio del giusto procedimento per omessa comunicazione dell’avvio del procedimento”. Il fatto di avere tanti soldi sul conto corrente non è sufficiente per l’amministrazione ad esprimere un decreto di allontanamento.

Ma la città di Roma non ci sta e nemmeno il suo primo cittadino, il sindaco Alemanno: “non saremo in grado di ripristinare la legalità, nonostante ci sia gente che si muove su macchine di grossa cilindrata, in mezzo a traffici abbastanza oscuri e che non riesce a giustificare quei flussi di denaro, incidendo sui diritti degli altri abitanti dei campi. Noi comunque andremo avanti per la nostra strada.”

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