Eric Josefz, il corrispondente in Italia del quotidiano Libération e Philippe Ridet, corrispondente in Italia di Le Monde hanno commentato per l’Internazionale gli instant poll, attaccando Mario Monti.

 

Secondo Josefz “Il Professore ha fatto una pessima campagna, ma questo è anche un messaggio all’Europa. La politica del rigore e dell’austerità così come è stata concepita viene respinta. È una forma di ultimo avvertimento.” 

Più duro invece Ridet:  “Tre commenti rapidi: 1) la sinistra è più o meno ai livelli del 2008. 2) Silvio Berlusconi tiene, ma non fa più miracoli. Il wishfull thinking non basta per vincere, e la corsia di sorpasso si è trasformata nella rampa del garage. 3) Monti non sarà il primo tecnico a trasformarsi in leader politico. Non sarà forse nemmeno in grado di essere il king maker di queste elezioni e di assicurare la stabilità del governo di cui hanno bisogno l’Italia e Bersani. È lui che, dando le dimissioni subito, ha provocato queste elezioni d’inverno. È lui che, con il suo crollo, potrebbe rendere l’Italia ingovernabile. E dire che si considerava un grande statista”

 

Una feroce considerazione, di un’Italia ricca di adrenalina e speranza.

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