Dopo lo sfogo di qualche giorno fa sulle pagine de La Stampa, in cui Erika De Nardo si lamentava di non avere una vita normale e nemmeno un lavoro, ecco l’amara svolta.

Ieri le è arrivata un’offerta di lavoro da parte del signor Flavio Di Vittorio, imprenditore edile, che vorrebbe Erika come sua segretaria per sostituire una maternità. Le critiche non hanno tardato ad arrivare, accusato di preferire un’assassina, una persona che ha ucciso madre e fratello con quasi 100 coltellate, a qualche bravo ragazzo, magari pluri laureato e in cerca di un’occupazione. Lui si difende: «Non voglio farmi pubblicità, non è nel mio interesse. Ho due figlie anch’io, una di 27 anni e l’altra di 21 e se avessero commesso lo stesso errore fatto da Erika, ringrazierei infinitamente chi decidesse di dare loro una seconda possibilità».

Da carnefice a vittima, in poche parole.

Un’Italia mai meritocratica, in poche parole.

L’aspettiamo in parlamento.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!