Sembra che a Primark piaccia proprio l’Italia e il successo del primo punto vendita in Italia, presso Il Centro di Arese, è la dimostrazione della reciprocità di questa simpatia. La catena di negozi di abbigliamento per tutta la famiglia, fondata in Irlanda una cinquantina di anni fa, sta per aprire altri due nuovi punti vendita: a Brescia e Firenze. Ma andiamo con ordine per capirne le modalità.

Il luogo prescelto è il nuovissimo Centro Commerciale Elnòs di Roncadelle, in provincia di Brescia, una struttura mastodontica che al suo interno ospiterà non solo Primark, ma anche un nuovo punto vendita Ikea, che verrà inaugurato ufficialmente il prossimo 22 Settembre.

L’apertura di Primark Brescia verrà posticipata di quasi due mesi, ma ci sono dei validi motivi per giustificare l’attesa: 4 mila metri quadrati di superficie, 66 camerini, 56 casse e una zona relax per riprendere fiato durante lo shopping. L’apertura è stata fissata per il prossimo 13 Dicembre in corrispondenza del giorno di Santa Lucia (vi state già segnando tutto in agenda, vero?).

Forse vi farà piacere venire a conoscenza del fatto che le agenzie di lavoro siano da tempo alla ricerca di personale da reclutare all’interno della struttura, anzi, se foste della zona e voleste proporvi, sappiate che ci sono molte posizioni aperte in attesa dei candidati ideali; per avere maggiori informazioni o per inviare il vostro curriculum, basterà che vi colleghiate al sito ufficiale dello Shopping Center Elnòs oppure quello di Primark Italia.

Fonte: web
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Dopo la fuga di notizie che vuole Harrods a Firenze, il capoluogo toscano è certo di ospitare la terza apertura di Primark in Italia, che avverrà nel Parco Commerciale di San Donato, una struttura già in attività. Insomma, tra i 120 negozi, un multisala, una palestra e un maxi parcheggio, vorranno pur fare un po’ di posto al nostro adorato retailer di fiducia, no?

La questione della dislocazione territoriale degli store è abbastanza complessa. Molte di noi si chiedono “Ma perché non aprono anche nei centri città come all’estero?”. Le aperture cittadine per come sono concepiti i nostri edifici, richiederebbero degli spazi enormi, spesso non basterebbero dei supermercati o dei cinema in disuso, non tanto per l’esposizione delle collezioni, quanto per la necessità di disporre di magazzini enormi.

Il successo di Primark Arese ha pochi rivali in termini di affluenza, pensate che solo nel corso dei primi 20 giorni di attività sono state registrate un milione di presenze. Qualcuno si chiederà “Ma non è un po’ troppo per un semplice negozio?” Forse no, perché Primark è una sorta di meta di pellegrinaggio, un luogo dove dare fondo a paghette e stipendi, sapendo di trovare qualcosa che ci starà bene, qualcosa che non potremo di certo lasciare abbandonato su una gruccia o su uno scaffale e girando per le corsie e per i reparti di certo troveremo qualcosa per i nostri figli, per l’amica che compie gli anni, per il marito o il fidanzato che non ha mai voglia di rinnovare i propri capi e poi quell’oggetto indispensabile per la casa: non si conoscono casi di uscita a mani vuote dagli store di tutto il mondo. Ovviamente siamo ironiche ma si tratta di un fenomeno sociale, un simbolo inconfondibile per chi fa dell’outfit un mezzo di espressione.

Basti pensare alle modalità attraverso le quali Primark ha saputo creare un reale coinvolgimento mediatico. Volete sapere che cosa abbiamo scoperto curiosando via Twitter? Il termine più frequente quando si cinguetta su Primark in Italia è: svaligiare. Significherà pur qualcosa, no?

Fonte: web
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Abbiamo saputo di genitori che si sono organizzati per portare le loro figlie e le amiche delle figlie in pellegrinaggio, anche se ciò comportava il percorrere lunghe distanze e la ripartizione del costo della benzina e dei pedaggi autostradali. Sono stati organizzati dei servizi pullman per raggiungere lo store. Andare da Primark diventa il regalo di compleanno, il premio a seguito di una promozione o di una serie di bei voti, il momento che ci si concede per trascorrere del tempo da sole o con le amiche dopo il lavoro. Una mania? Forse, ma molto probabilmente si tratta più di una passione, di un trend fomentato quotidianamente da chi lo ama e forse anche da chi lo odia.

Primark, oltre ad essere un fenomeno accattivante, rappresenta una compagnia che gode di prosperità in continua crescita e mostra resoconti finanziari nell’ordine di miliardi di sterline. Il retailer è presente in 11 nazioni, vanta 310 negozi e ha arruolato più di 60 mila dipendenti.

L’idea vincente? Vestire tutta la famiglia offrendo una gamma di prodotti versatili e a prezzi competitivi capaci di ammiccare ad ogni stile, ad ogni età e, fortunatamente, anche ad ogni taglia: dalla più striminzita alla più comoda.

E voi lo volete Primark nella vostra città?

 

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