La ricerca del reggiseno perfetto: tutto sul re della lingerie

Emblema della femminilità, il reggiseno è un elemento che non può mancare all’interno della variegata lingerie di una donna. E mentre per gli uomini l’unica preoccupazione è saperlo slacciare con una mano sola, noi siamo costrette a scendere a patti con taglie, coppe, ferretti e imbottiture. C’è chi lo cerca in grado di contenere il più possibile e chi invece lo vuole capace di compiere ingrandimenti miracolosi. Non rimane che lanciarci assieme alla ricerca del reggiseno perfetto.

La ricerca del reggiseno perfetto: tutto sul re della lingerie

Come trovare la giusta misura

Se pensate che trovare la misura di reggiseno giusta per voi sia complicato, beh, siete ottimiste. Pare infatti che sia molto più che semplicemente “complicato”, tanto che numerose statistiche hanno dimostrato come 7 donne su 10 indossino reggiseni di misure non adatte al loro fisico. A rendere ancora più difficoltosa la ricerca è il fatto che ogni paese ha un proprio sistema di misurazione, così una nostra III corrisponderà a 90 cm in Francia, a 34 pollici in Inghilterra e, paradossalmente, a 80 cm per il sistema standard europeo, rendendo assolutamente non chiaro a che cosa quei centimetri si riferiscano.

Cerchiamo quindi di fare chiarezza: quando si parla di taglia (quindi le nostre I, II, III, IV ecc…) la reale dimensione che si prende in considerazione è la circonferenza del torace, ovvero quella presa sotto il seno. Le donne giunoniche sanno poi bene che, a differenza di quanto si possa pensare, la misura massima non è la V: si può infatti arrivare persino all’VIII.

Tuttavia non è ovviamente finita qui, perché per scegliere il reggiseno migliore occorre prendere in considerazione un’altra circonferenza: quella del seno (presa quando la donna è in piedi, con le braccia lungo i fianchi). La differenza tra questo numero e la circonferenza del torace dà l’indicazione relativa alla coppa, ovvero il “quantitativo” di seno che il reggiseno dovrà ospitare e sostenere. In questo caso, per fortuna, il sistema basato sulle lettere pare essere comune a molti paesi, passiamo così da una coppa AA (la più piccola) ad addirittura la K.

Quando ci ritroveremo di fronte alla variegata offerta dei negozi di intimo dobbiamo quindi aver bene in testa queste due nostre misure, perché ogni donna ha un corpo unico al mondo, a differenza di quanto vorrebbe la moda che, per esigenze di fabbricazione, deve sottostare a degli standard. La combinazione di taglia e coppa ci permette quindi di individuare il reggiseno migliore, che non deve essere né troppo comodo né troppo stretto, altrimenti potrebbero insorgere non solo problemi estetici, ma anche di salute.

Reggiseni per tutti i gusti

Da semplice indumento volto a coprire, nascondere o sostenere il seno, il reggiseno è diventato un cavallo di battaglia per la moda, che lo ha trasformato in un accessorio chic, elegante o sexy. Oltre a questa nuova prospettiva, il reggipetto ha comunque mantenuto sempre una propria funzione pratica. Dall’esigenza di soddisfare questi diversi utilizzi sono nate altrettante rispettive tipologie, ognuna finalizzata a un proprio scopo. Vediamo quindi di elencarvi i più diffusi modelli di reggiseno in circolazione, ma prima è opportuno fare una preliminare distinzione, parlandovi di ferretti e imbottitureCon i primi intendiamo dei veri e propri ferri che vengono infilati nella parte inferiore della coppa, per donare un maggiore sostegno, mentre l’imbottitura, rimovibile o meno, serve per creare l’effetto di un seno più grande. Ci sono reggiseni con o senza ferretti, così come imbottiti o meno e quale scegliere dipende dal tipo di utilizzo che ne volete fare e dal vostro gusto personale.

Passiamo ora a elencare le tipologie più diffuse di reggiseni in circolazione: 

  • il reggiseno push up: iniziamo con il più controverso di tutti. Di sicuro non rientra tra i reggiseni per taglie forti, in quanto ha proprio la funzione di sospingere verso l’alto il seno, dando così l’impressione che sia più grande. L’effetto è realizzato grazie a una seconda imbottitura nella parte inferiore delle coppe. La comodità non è il suo punto forte, ma essendo in grado di regalare anche due taglie in più, può essere una buona scelta per quelle donne che vivono male l’avere un seno piccolo e hanno voglia anche loro di attirare un po’ di sguardi durante una serata elegante;
  • il reggiseno a balconcino: nato anch’esso per questioni estetiche, ha lo scopo di mettere in risalto il décolleté ed è quindi un formidabile strumento di seduzione. Le coppe sono infatti a mezzaluna e le spalline s’innestano molto esternamente, lasciando quindi aperta un’ampia visuale sui seni. Esistono molte varianti ai reggiseni a balconcino, come quelli a balconette, che si differenziano per una scollatura ancora più profonda;
  • il reggiseno a fascia: il vantaggio di questa tipologia è l’assenza delle spalline, il che permette di poterlo indossare anche quando si portano vestiti che lasciano scoperte le spalle. Sostenendosi unicamente grazie alla fascia posteriore, è essenziale che sia ben aderente al torace, ragion per cui spesso presenta del silicone al suo interno. Inoltre, come è ovvio dedurre, non è consigliabile prenderlo troppo largo, altrimenti potrebbe capitare che un movimento sbagliato faccia fare capolino a un nostro seno nel momento meno opportuno;
  • il reggiseno triangolare: si tratta di un modello un po’ in disuso, relegato principalmente nel campo dei costumi da bagno e ha la caratteristica di avere le coppe triangolari. Si tratta di una tipologia base, che potrebbe star bene a tutte e non offre particolari effetti, anche se di sicuro, non avendo ferretti, ha il vantaggio di essere molto comodo;
  • il reggiseno sportivo: le donne sanno bene che in certe occasioni è opportuno abbandonare le velleità estetiche, in favore di una maggiore praticità. È il caso proprio delle attività sportive, durante le quali avere un seno ballonzolante non facilita di sicuro il movimento e inoltre attira inevitabilmente sguardi che potrebbero causare imbarazzo. Da qui l’esigenza del reggiseno sportivo che riesce a sostenere e contenere il seno in modo saldo, per resistere a tutti gli sbalzi che lo sport comporta.
  • il reggiseno per l’allattamento: di fronte all’aspetto estetico del seno, si tende a dimenticare quale sia la sua principale funzione anatomica, ovvero l’allattamento. Ed è proprio per venire in aiuto alle neo mamme che sono stati pensati reggiseni che potessero permettere loro di sfamare il proprio bimbo senza dover per forza spogliarsi. Questa tipologia ha infatti coppe che sono “apribili”, in modo da liberare il capezzolo.
  • i reggiseni invisibili: sia chiaro, non stiamo parlando di qualche potteriano indumento cugino del famoso mantello dell’invisibilità, bensì ci riferiamo a quei reggiseni in grado di nascondersi quando non vogliamo che siano visibili, soprattutto se stiamo indossando abiti particolari, con aperture sulla schiena o con trasparenze. Ci sono diverse soluzioni per risolvere questa esigenza, per le quali vi rimandiamo al seguente articolo.

Il reggiseno migliore di tutti: quello che non c’è

Dopo avervi fornito questa panoramica sul re di tutta la lingerie, dobbiamo però avvertirvi che per il nostro seno pare sia meglio rimanere senza costrizioni, libero di ballonzolare quanto vuole. Diversi studi sembra infatti dimostrino come un seno cresciuto senza sostegno sia di fatto più sodo, in un certo qual senso proprio perché ha imparato a cavarsela da solo nei confronti della gravità. Un ulteriore vantaggio che si può ricavare è un maggiore benessere per la schiena, per la quale il reggiseno non sembra essere molto amico. È anche vero che riportare in auge nostalgiche ribellioni femministe nei confronti del reggiseno sarebbe poco pratico, soprattutto in quelle occasioni in cui starsene senza sostegno ci metterebbe in imbarazzo. Quello che quindi possiamo consigliarvi è di non abusarne (per esempio la notte toglietelo) e, almeno quando siete in casa, di imparare ad apprezzare anche il piacere nature di lasciare il vostro seno libero di respirare.

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