Non tutte lo sanno, ma il bottone sul taschino dei jeans è davvero utile! Ecco perché

Vi siete mai domandate a cosa serva davvero il bottone sulla tasca dei nostri jeans? O non ci avete mai nemmeno fatto caso? Eppure, la sua utilità è davvero importante, e, soprattutto, storica! Forse non tutte lo sanno, ma quel piccolo pezzo di metallo serve a...

Se già vi avevamo convinte dell’importanza del taschino dei jeans (e non solo come luogo per riporre l’accendino!), rimarrete senz’altro altrettanto sorprese nello scoprire la vera utilità del bottoncino apposto proprio nelle cuciture dove le tasche dei vostri denim si uniscono. Avete presente quel piccolo pezzo di metallo, che forse molte di voi nemmeno avranno mai notato o avranno, probabilmente, ritenuto come parte integrante del look generale del jeans? Ebbene, in realtà non c’è nessuna ragione “fashion” dietro la sua presenza, ma una ben più concreta utilità pratica.

E già, perché quel bottone, chiamato tecnicamente rivetto, ha una vita davvero lunga alle spalle, ed è stato inventato per aiutare gli operai, i primi storicamente ad indossare i blue jeans proprio come indumento da lavoro, ad avere pantaloni più durevoli e meno cedevoli.

Come sottolineato anche dall’Indipendent, i rivetti sono posizionati proprio nelle parti del jeans più sottoposte allo sforzo e ai movimenti, ragion per cui sarebbero più esposti a possibili strappi, se non fosse appunto per questi magici (e sottovalutati) bottoncini che invece rinforzano il tessuto, rendendolo più resistente. Un fattore praticamente indispensabile per i lavoratori che, nella seconda metà dell’Ottocento, indossavano il denim in fabbrica, o nei porti, insomma in luoghi dove i movimenti fisici erano continui.

Esistono in realtà versioni discordanti su chi sia stato l’artefice di questa efficacissima trovata: l’Indipendent da infatti il merito dell’intuizione dei rivetti alla moglie di uno di questi operai che, stanca di trovarsi il marito con pantaloni perennemente strappati o malconci, ha deciso, all’incirca nel 1870, di rivolgersi a Jacob Davis, un sarto, chiedendogli di inventare un paio di pantaloni da lavoro che non si disintegrassero così facilmente. Mr Davis avrebbe avuto perciò l’idea di apporre dei rivetti proprio nei punti della gamba, e quindi del pantalone, costretti a sopportare lo sforzo più intenso, in modo da renderlo molto più difficile da rompere e decisamente più resistente ai cedimenti. Questa prima versione darebbe quindi anche il merito a questa sconosciuta consorte, e a Jacob Davis, di aver “inventato” il jeans vero e proprio.

Ma un’altra versione, sostenuta da Elite Daily, vuole invece che sia stato proprio il “dio” in persona dei blue jeans, Levi Strauss, a volere l’applicazione dei rivetti sui propri pantaloni. Il giovane Levi Strauss, infatti, nel 1829, avrebbe brevettato questi particolari bottoncini dopo aver ascoltato le lamentele dei minatori su come i pantaloni che indossassero fossero facilmente strappabili e davvero troppo poco resistenti rispetto al lavoro che dovevano fare.

Ovviamente non possiamo sapere quale delle due versioni sia quella reale, o se magari in un certo qual modo esse possano addirittura fondersi insieme (una terza teoria sostiene che Davis propose la sua trovata proprio a Levi Strauss, in cerca di nuovi partner commerciali), ma rimane almeno il fatto che adesso sappiamo, finalmente, qual è la vera utilità di questi bottoncini!

Certo, c’è da dire che nel tempo il jeans si è naturalmente evoluto, e con esso anche la sua utilità; oggi ha dismesso il ruolo di pantalone da lavoro per assumere invece quello di icona fashion, come pantalone da indossare tutti i giorni, dalla mattina alla sera, con modelli e caratteristiche diverse, eppure i rivetti sono sempre rimasti al loro posto, benché molto probabilmente si potrebbe pensare che siano diventati molto meno utili rispetto allo scopo originario. Ma in fondo, eliminarli significherebbe in un certo qual modo “distruggere” il mito del jeans come lo abbiamo sempre immaginato e visto, quindi perché farlo? E, anche se noi non compiamo gli stessi sforzi e lo stesso lavoro degli operai del 1870, chi ci assicura che ancora oggi i troppo spesso sottovaluti rivetti non ci aiutano per rendere i nostri jeans più durevoli e meno esposti agli strappi?

Quindi, Davis, Levi o chiunque li abbia inventati, grazie per averci regalato i rivetti!

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