Se abbiamo la fortuna di avere uno o più fratelli maggiori, potremmo essere – o essere state – propense a credere di essere noi le mejo della famiglia. Non per megalomania gratuita, ci mancherebbe, ma perché siamo state talmente coccolate dai genitori, dai fratelli stessi, da nonni e zii che non abbiamo potuto far altro che pensare di essere delle catalizzatrici di buoni sentimenti grazie alle nostre doti. E invece, d’emblée, arriva la scienza e ci scalza dal podio dell’intellighenzia familiare a favore del primogenito.

A quanto pare, secondo uno studio, non eravamo le uniche a sentirci le regine del focolare. Anche il primogenito – o la primogenita – tendeva a sentirsi allo stesso modo, al grido di “Sono nato prima, perciò ha perfettamente senso che tutti diano a me la maggior parte delle attenzioni e dell’affetto!”.

Noi fratelli più piccoli o di mezzo avremo il nostro bel da fare per farci sentire, ma la scienza non vuole conoscere le nostre ragioni. Tutt’altro, approva gli elogi autoimpartiti dei nostri fratelli o delle nostre sorelle maggiori sulla scorta di numerosi studi che hanno dimostrato che l’ordine di nascita gioca un ruolo molto importante nello sviluppo dei bambini. Quanto sia importante sia questo fattore, però, è ancora motivo di contesa fargli esperti; nondimeno, c’è qualcosa che va detto sul fatto di essere i primi della nidiata.

i primogeniti sono i migliori
Fonte: Web

Se siamo noi le primogenite, proviamo a pensare ai benefici che ci ha portato il nostro ordine di nascita: di sicuro, se non ci dicono che siamo le migliori, dovrebbero provare quanto meno che non siamo le peggiori.

Secondo i ricercatori, i primogeniti hanno un quoziente intellettivo più elevato rispetto ai loro fratelli minori. In uno studio del 2007 che ha coinvolto 250mila adulti norvegesi, gli uomini nati per primi aveva un quoziente intellettivo più alto di 2,3 punti rispetto ai loro fratelli più giovani. I ricercatori pensano che la differenza sia legata all’ambiente, più che alla genetica. I fratelli maggiori spesso si assumono il compito di “insegnare” ai più piccoli, il che li aiuterebbe a immagazzinare e processare meglio le informazioni. Inoltre, più la famiglia si allarga, meno tempo hanno i genitori da dedicare singolarmente a ciascun figlio.

A ogni nuova nascita, l’ambiente intellettuale della famiglia perde vigore”, hanno scritto i ricercatori nelle conclusioni dello studio.

Dovendo poi aprire la strada per i loro fratellini, i primogeniti imparano presto ad assumersi le loro responsabilità. Secondo Jeffrey Kluger, autore di The Sibling Effect: What the Bonds Among Brothers and Sisters Reveal About Us, i più grandi tendono a concentrarsi maggiormente sull’attaccamento alla famiglia e sui valori tradizionali. Di conseguenza, sono spesso considerati più obbedienti e responsabili.

i primogeniti sono i migliori
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Non è finita. Pare che i nostri (non più tanto) amati fratelli maggiori siano anche quelli che vanno meglio a scuola – non sappiamo dalle vostre parti, ma dalle nostre questa tesi potrebbe essere smentita in pochi secondi pagelle alla mano – e avranno parallelamente maggiore successo nella vita professionale. Secondo lo psicologo e professore aggiunto della New York University Ben Dattner, i primogeniti sono particolarmente orientati all’obiettivo e impazienti di compiacere i genitori. La ricerca afferma inoltre che tendono a voler dominare i loro fratelli e sorelle minori come se fossero una sorta di autorità, preparandosi così a ricoprire ruoli di leadership nel mondo del lavoro. Non è finita: i genitori li considerano più abili e capaci. Altro?!

Secondogenite e oltre, sappiamo che state soffrendo – e che vi sta anche un po’ ribollendo il sangue nelle vene – ma abbiamo quasi finito, quindi forza!

Lo studio postula anche che i fratelli di mezzo sono i più ribelli, mentre i primogeniti – e ci scusi la scienza se qui ci permettiamo di avanzare qualche dubbio – sono più inclini a seguire le regole e a rimanere legati allo status quo.

I figli maggiori sono responsabili, competitivi e convenzionali, mentre i figli più piccoli vogliono distinguersi creandosi una loro nicchia mostrandosi giocosi, collaborativi e, soprattutto, ribelli, hanno scritto nel 2003 in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Personality and Individual Differences gli psicologi belgi Vassilis Saroglou e Laure Fiasse.

primogeniti migliori
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Infine (ebbene sì, siamo alla fine) uno studio del 2015 ha rilevato che i primogeniti sono leggermente più coscienziosi, più accondiscendenti e meno imprevedibili dei loro fratelli e delle loro sorelle minori, caratteristiche che potrebbero tornare loro utili a lungo termine. Uno studio australiano sempre dello scorso anno ha concluso che le persone che sono state più coscienziose nell’infanzia hanno poi mostrato migliori risultati universitari e, in generale, maggiori possibilità di successo.

Bene, amiche, che ne pensate? Aspettiamo le vostre testimonianze, sia di sorelle maggiori che di sorelle minori!

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