Aggiornamento di aprile 2017

Lo scorso anno abbiamo parlato della storia di Gemma Walker, una giovane ragazza che ha combattuto fin dalla prima adolescenza contro l’anoressia.
Nonostante il passato problematico, oggi Gemma è una ragazza nuova e soprattutto sana.
Dal suo Instagram possiamo vedere come si sia totalmente ripresa dal disturbo alimentare che per più di 7 anni ha dominato la sua vita: ora ha ripreso peso, ha una vita sociale attiva e un lavoro gratificante (nel corso dell’ultimo anno ha anche sviluppato nuovi prodotti per la sua linea cosmetica Rejuvenate.me).

Gemma si dedica coscienziosamente anche allo sport per rimanere tonica e mantenere il peso forma, stando però attenta a non cadere in vecchie brutte abitudini. In ricordo di queste ci sono alcune ferite che non possono scomparire del tutto come ci mostra in alcune foto.

 

Fonte: @gemswalker

Ho ricevuto diversi messaggi riguardanti le mie braccia. Ho ancora delle cicatrici? Come sono ridotte? Scompariranno mai?
Questo è il mio braccio adesso. Ho usati diversi oli e creme nel corso degli anni.
Non guariranno più di così poiché sono delle cicatrici cheloidee.
Voglio che chiunque stia pensando di farsi del male sappia che questa è una scelta definitiva, le persone lo noteranno, faranno commenti e potrebbe influenzare la vostra autostima futura. Perciò, non cominciate.

Benché le ferite fisiche siano rimaste, Gemma non si è sicuramente abbattuta e si mostra sempre serena in ogni foto.
Con il suo sorriso e la sua grande forza di volontà, è un perfetto modello di positività.

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Articolo originale –  gennaio 2016

Fonte: mirror.co.uk

È quasi morta. Anzi, potremmo dire che fosse praticamente morta. Gemma Walker era malata di anoressia ed era arrivata a pesare solo 25 chili. Un uccellino fragile e delicato, tanto che i medici le avevano dato soltanto 48 ore di vita. Ma Gemma, con la forza del leone che solo guardandola non le sarebbe stata fatta propria, ce l’ha fatta e ora ha condiviso le sue strazianti foto.

A Gemma era stata diagnosticata l’anoressia quando aveva solo 14 anni e i medici hanno iniziato a preoccuparsi di una sua morte prematura. I genitori, devastati, sono stati costretti a prendere in considerazione l’idea di sottoporre Gemma a cure palliative quando la ragazza è arrivata a pesare meno di 30 chili.

Negli ultimi sette anni Gemma è stata ricoverata in ospedale tre volte, una volta in emergenza e due volte a lungo termine in un reparto psichiatrico e per riprendere pian piano la nutrizione.

Oggi Gemma ha 22 anni e da sei mesi è in fase di recupero. Un recupero non facile, come vedremo, ma le sue condizioni sono decisamente migliorate, tanto che la giovane ha lanciato il suo nuovo business di vendita di prodotti di bellezza Rejuvenete.me. Nell’ultima settimana Gemma ha condiviso le foto scioccanti del suo corpo scheletrico per sensibilizzare tutti colori che sono affetti da un disturbo alimentare sulla possibilità di combatterlo.  

gemma walker anoressia
Fonte: mirror.co.uk

Gemma, originaria dell’Australia, ha detto al Mirror:

È difficile per me riguardare a queste foto, non tanto per come stavo fisicamente ma per come mi sentivo. Ho guardato ogni singola foto e mi sono ricordata esattamente di come stavo e di cosa ci fosse dietro quelle immagini. Mi sentivo insensibile, i giorni si scioglievano l’uno dentro l’altro e ogni giorno ho sperato di morire serenamente nel sonno. 

Il padre di Gemma, Steve, ha rivelato che guardare le fotografie di sua figlia nelle sue condizioni peggiori lo riporta al dolore e alla costante angoscia provata in quel periodo.

Sono stati gli anni più difficili e terrificanti delle nostre vite, la controllavamo ogni mattina per essere sicuri che respirasse, per verificare che il suo cuore debole battesse ancora. Ci sono state notti in cui siamo stati seduti accanto al suo letto, senza poter fare nient’altro.

Gemma walker guarita anoressia
Gemma con il papà Steve – Fonte: mirror.co.uk

La ragazza, caduta in depressione più e più volte, a un certo punto ha cercato  addirittura di ingannare i medici convincendoli che stesse prendendo chili indossando pesi da palestra e, al contempo, ha iniziato a tagliarsi le braccia.

Quando Gemma finalmente ha iniziato a recuperare si è trovata a dover fronteggiare un disturbo binge – come accade a molte ragazze che cercano di uscire dall’anoressia – e ha sofferto di “sindrome da rialimentazione”, ossia un insieme di disturbi metabolici che colpiscono le persone che mostrano difficoltà a uscire da uno stato di malnutrizione. L’adolescente, disperata, era arrivata a ingerire 6.500 calorie in soli 20 minuti provocandosi allucinazioni e rischiando di morire.

La mia ripresa è stata davvero traumatica. Ho riacquistato peso molto rapidamente, in meno di sette mesi ho preso 50 chili, triplicando il mio peso nonostante fossi nelle mie condizioni mentali peggiori. La gente pensava che, solo perché sembravo più sana, fossi guarita dall’anoressia. Il disturbo binge e la bulimia sono durati quasi altri 18 mesi, è stato un  cambiamento totale passare da regole ossessive alla completa perdita di controllo.

I genitori di Gemma non hanno mai smesso di supportarla e di credere che avrebbe potuto superare il problema. Ed è stato proprio il papà a incoraggiarla a scrivere una lettera d’addio all’anoressia. La busta è rimasta nel cassetto per sei anni, fino a dicembre 2014, quando Gemma si è sentita finalmente pronta a lasciar andare la malattia.

Il mio ragazzo è stato un supporto incredibile e, onestamente, è la ragione per cui sono ancora viva. Devo ringraziare anche i miei meravigliosi genitori che hanno letteralmente superato ogni cosa con me, solo ora mi rendo conto di quanto siano incredibili e di quanto mi amino. Non sono mai stata così felice: è una sensazione straordinaria, surreale. Credo di essermi ripresa completamente e che l’anoressia sia ormai un capitolo chiuso della mia vita.

gemma walker anoressia
Fonte: mirror.co.uk

Il papà ha aggiunto:

Vederla così è una fonte inesauribile di gioia: è piena di energia e speranza, cose che non avremmo più sperato di rivedere in nostra figlia. Sette anni sono lunghi se la tua piccola soffre, anni in cui tua figlia è insensibile, senza voce, priva di personalità, pervasa unicamente da una forma ossessiva di controllo. Lei è guarita con le sue forze, noi semplicemente non abbiamo mai smesso di stare al suo fianco.

Effettivamente, vederla nelle sue ultime foto restituisce forza, speranza e sorriso per tutti e tutte coloro che ogni giorno combattono contro lo spettro di un disturbo alimentare. Gemma lo conferma: ce la si può fare. Non è facile, ma si può.

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