Il Bar che anziché Chiudere Apre le Porte a chi Vuole Dormire al Caldo...

L'inverno stringe la sua morsa di notti gelide e insopportabili, che mettono in ginocchio soprattutto i più deboli, chi non ha un tetto e magari per l'intera giornata ha messo poco o nulla nello stomaco. In Grecia, sull'isola di Lesbo, c'è un bar che si è inventato una soluzione per dare il suo piccolo aiuto: ecco la storia...

Più si va avanti con la stagione, più l’inverno stringe la sua morsa di notti gelide e insopportabili, che mettono in ginocchio soprattutto i più deboli, chi non ha un tetto e magari per l’intera giornata ha potuto mettere nello stomaco, nella migliore delle ipotesi, solo qualche boccone di fortuna.

Succede ovunque nel mondo, nei posti più gelidi del globo come nella tanto celebrata area mediterranea, che pur d’inverno sa conoscere punte negative di temperatura che farebbero rabbrividire chiunque. Per questo al bar Hott Spott di Mytilene, cittadina dell’isola di Lesbo con 36mila abitanti, un bar ha avuto un’idea che sta rimbalzando grazie ai social da una parte all’altra del mondo. Un caffè normalissimo: di giorno, dalle 7 del mattino, si può fare colazione, più tardi pranzare e cenare e alla sera andare avanti con bibite e long drink sino alle 3 di notte.

Il bar Hott Spott - Fonte: boredpanda.com
Il bar Hott Spott – Fonte: boredpanda.com

Ma è proprio in quel momento, nel cuore della notte, che il bar anziché abbassare le serrande apre le porte a tutti i randagi della zona. La notizia ha iniziato a circolare quando, a inizio dicembre, Euastratios Papanis ha pubblicato sulla sua pagina Faceebook un’immagine dei cagnolini accoccolati sulle morbide poltrone imbottite del locale mentre dormono al caldo, una foto condivisa e “likata” migliaia e migliaia di volteda persone colpite dalla tenerezza del gesto sino a diventare virale.

Antonis, un dipendente del locale, ha raccontato ad i100 Independent che l’idea ha iniziato a farsi avanti già dall’estate scorsa.

In città ci sono tantissimi cani. Quando il bar chiude, ogni notte, loro entrano e dormono lì. Per noi non è assolutamente un problema. Da luglio, ogni notte c’è almeno un cagnolino sui nostri divanetti.

Bar Aperto dalle 7 Alle 3 e poi Anziché Abbassare le Serrande Apre le Porte…
Fonte: Facebook @Eustratios Papanis

A poche miglia dalle coste turche, l’idilliaca isola di Lesbo è diventata quest’anno un punto di riferimento internazionale per i profughi in fuga a causa della crisi. Un elemento che ha messo in ginocchio il turismo, la principale fonte di sostentamento per l’economia locale. Ma il bar Hott Spott non ha perso la sua popolarità, in parte anche grazie all’iniziativa di accoglienza dei cani randagi durante la notte.

I nostri  clienti non hanno problemi. E ormai – ha aggiunto Antonis – è diventata una sorta di attrazione: molte persone vengono apposta col cellulare per fotografare. Ci ha chiamato addirittura un’emittente televisiva di Atene. Vogliono venire qui a girare un servizio.

All’inizio di quest’anno le associazioni che si occupano di assistenza agli animali hanno dichiarato che nel Paese ci sono almeno un milione di cani randagi, un numero tanto alto in particolare a causa della crisi.

Eustratios Papanis, un docente di sociologia all’Università di Aegean, l’autore della foto che ha scatenato il battage sui social, ha dichiarato ad i100 che da quando l’isola ospita profughi, sembrano esserci concreti cambiamenti (positivi) nel modo in cui le persone trattano gli altri. Cani randagi compresi.

Sono aumentati i livelli di solidarietà in ragione delle problematiche sociali e umane. La nuova generazione è più sensibile e meglio informata, ha detto Papanis.

hutt spott bar lesbo
Fonte: Facebook @Eustratios Papanis

Questa è la foto scattata da Papanis, che ha accompagnato l’immagine con un suo commento:

Questa fotografia è stata scattata in un caffè sull’isola di Lesbo, in Grecia. Nel Paese vigono leggi restrittive sulla protezione degli animali, ma la cultura e la conoscenza sono i fattori chiave per cambiare atteggiamenti annosi di indifferenza, negligenza o maltrattamento. Più di 700mila profughi dalla Siria e dai Paesi mediorientali sono entrati in Europa da quest’isola quest’anno e la solidarietà tra umani e animali è tangibile…

Insomma, un piccolo gesto, quello del bar Hott Spott, che però significa tanto e che a fine inverno consentirà di contare qualche vittima a quattro zampe in meno dovuta al gelo. Che ne pensate amiche? Conoscete altri posti in cui sono attivate iniziative del genere?

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