Lunedì 3 dicembre 2012: un giorno che qualcuno ha definito storico per la Chiesa.

Il Pontefice Benedetto XVI arriva su Twitter e nel giro di poche ore ha già migliaia di followers. Nessuno però si aspetti che Sua Santità si metta a twittare o pubblicare foto mentre si trova nelle sue stanze private, mentre è in bagno o in vacanza! Non vi aspettate nemmeno che sia lui a “scrivere” di suo pugno i messaggi. Pare infatti che il Pontefice sia negato con la tecnologia -un po’ come tutte le vecchie generazioni- e voci di corridoio dicono che scriva tutto ma proprio tutto a mano, persino i suoi libri. Naturalmente tutti i cinguettii, prima della pubblicazione, dovranno essere sottoposti alla sua approvazione, ma saranno i membri del suo entourage a occuparsene concretamene. Religione, fede e perle di saggezza saranno i temi centrali dei 140 caratteri. Potrete anche rivolgere delle domande al papa ma non provate a fare gli eretici! L’account base sarà quello in inglese, ma ne sono stati creati vari, in più lingue (7 per la precisione) per i fedeli- followers di tutto il mondo.

La ragione di questa scelta di apertura? La volontà e necessità di essere più vicino ai giovani. Ora, non per fare sempre la polemica ma io ci trovo un po’ di contradditorietà in questo gesto perchè Sua Santità vuole essere più vicina ai giovani ma la Chiesa ancora si ostina in alcune delle sue posizioni conservatrici, forse troppo per i tempi moderni. Se la Chiesa volesse veramente essere vicina ai giovani, allora perchè non accettare per esempio i matrimoni gay, i figli nati fuori dal matrimonio o l’aborto?
Intanto attendiamo con ansia il primo twit programmato per il 12 dicembre!

 

La satira gratuita non si è fatta attendere: #faiunadomandaalpapa è già l’hastag del momento. 

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