Rachael Farrokh e la sua lotta contro l'anoressia: "ora voglio aiutare gli altri"

Dieci anni sfiancanti in lotta contro una malattia che ti divora il corpo, il pensiero, i sentimenti; che ti lascia a terra senza respiro e senza forze. Rachel Farrokh sta combattendo da un decennio contro l'anoressia. Ora inizia a vedere la luce, e vuole "illuminare" con la sua esperienza gli altri, per far sì che sempre meno persone vengano colpite da questa terribile patologia.

Aggiornamento di maggio 2017

Sono passati due anni dall’ultima volta che abbiamo parlato di Rachael Farrokh, l’ex attrice ormai 39enne che combatte da più di 10 anni contro l’anoressia.
Oggi Rachael sta ancora lottando per riprendere possesso della sua vita ma non è certamente semplice: in una situazione come la sua il rischio di contrarre forti virus è nettamente maggiore rispetto a persone sane.

L’1 Maggio 2017, sulla sua pagina facebook Rachael’s Road to Recovery, è stato pubblicato un post del marito riguardante il suo recente stato di salute: sfortunatamente la donna nell’ultima settimana di aprile è stata ricoverata in ospedale per forti spasmi e nausea, scoprendo poi che si trattava di una grave infezione fungina nel sangue. Tale malessere le rende difficoltosa la deglutizione e l’ingerimento di cibi solidi (nonostante siano pressoché necessari per il suo stato di salute).
Attualmente sta ricevendo una cura per l’infezione e il supporto di una logopedista per aiutarla con esercizi di deglutizione.
Questa la dichiarazione:

Ciao a tutti, volevo informarvi sullo stato di salute di Rachael qui in ospedale. È stata ricoverata la settimana scorsa per forti dolori e nausea. I medici hanno eseguito diverse visite e analisi di laboratorio per poi scoprire che ha un’infezione fungina al sangue. Le hanno somministrato dei farmaci antimicotici per uccidere il virus nonostante ci vorranno parecchi giorni. In tutta la sua bocca c’è una fitta infiammazione che le rende estremamente difficoltoso deglutire. Il catetere PICC posizionato sul suo braccio destro è stato anch’esso contaminato a causa del virus, perciò le verrà sostituito con uno alla trachea finché non riuscirà a mantenerne uno al braccio sinistro. Per questo motivo non è in grado di continuare la sua terapia di nutrizione parentale totale e ora sta lavorando insieme ad una logopedista che la aiuti con degli esercizi per la deglutizione. […] Nonostante tutti questi ostacoli da affrontare, lei combatte ancora per la sua vita. Ci saranno sempre alti e bassi emotivi, ma sta continuando ad andare avanti. Grazie a tutti per i vostri video e le vostre foto d’ispirazione, Rachael le ha adorate tutte quante.

Tutti noi auguriamo il meglio a questa donna che non ha mai smesso di lottare per la sua vita.

Articolo originale – 3 novembre 2015

rachel farrokh anoressia
Fonte: gofundme.com

Lo sappiamo, l’abbiamo detto e ridetto, e letto altrettante volte: l’anoressia ha poco o nulla a che fare con la mera volontà di prendere tra le mani una forchetta e rimettersi a mangiare. Purtroppo l’anoressia è essa stessa vittima di un’etimologia iniqua, che associa il significato del termine alla mancanza di appetito. Ma, a parte i casi in cui la malattia è legata all’assunzione di farmaci o altre patologie, l’anoressia non è mancanza di appetito: è forte determinazione di privarsi del cibo, per quanti sacrifici questo possa costare.

Questa premessa per introdurre la storia di Rachael Farrokh, ex attrice 37enne che a fine maggio aveva lanciato sui social un accorato appello per la vita, mentre il marito parallelamente aveva aperto una sottoscrizione su gofundme che in 6 mesi ha raggiunto i 200mila dollari.

La mia amata Rachael e io – scriveva il marito Rod Edmonson – stiamo insieme da più di dieci anni e se non facciamo qualcosa questi saranno i suoi ultimi giorni di vita. Il suo peso continua a calare a livelli estremamente pericolosi. Sta lottando con una malattia che ha il più alto tasso di mortalità dovuto ai contraccolpi psicologici, un caso gravissimo di anoressia. C’è solo un ospedale nel Paese attrezzato per insegnare a pazienti tanto deboli a nutrirsi nuovamente, ed è mia volontà portarla lì. Se lei ingerisce troppe calorie il suo metabolismo inizia a correre e lei perde ulteriore peso. Si tratta di una situazione medica molto delicata. Molti ospedali non accettano di ricoverarla perché Rachael è un’eccessiva responsabilità. Lei non risponde ai loro standard di peso minimo e i medici non hanno le conoscenze o le capacità per salvarla. Siamo a un punto davvero critico. Sono stati dieci anni di lotta continua per noi: è stata sottoposta a diverse trasfusioni di sangue, ha sofferto di coaguli, edema e problemi al cuore, al fegato e ai reni. Rachael ha deciso di non diramare queste informazioni per non far preoccupare nessuno e anche perché si vergogna del suo disturbo. Ha i giorni contati se non provvediamo immediatamente. Rachel è affascinante, gentile e divertente e ha sempre messo gli altri prima di se stessa. Gli altri ora hanno l’opportunità di farle sapere quanto lei sia importante, intelligente e abbia un cuore d’oro. Lei è un angelo. Il supporto di famiglia e amici è stata la sua forza trainante, insieme alla determinazione di guarire. Ma ora lei ha un disperato bisogno di cure costose. I soldi ci aiuteranno a coprire le spese mediche e i trattamenti in generale. Lei è costretta a letto, e io ho dovuto lasciare il mio lavoro per curarla 24 ore su 24. Le infermiere a domicilio e i fisioterapisti non vogliono vederla a causa della gravità della sua condizione. Se non potete aiutarci economicamente, per favore dite una preghiera per noi e condividete il nostro link su Facebook. Qualcuno che conoscete potrebbe essere in grado di aiutarci. Questa malattia porta con sé un incredibile quantità di dolore, emotivo, fisico e mentale, ma viene spesso semplificata. Le persone pensano che si tratti semplicemente di voler essere magre, e credono che per guarire sia sufficiente riprendere a mangiare. La realtà è che le persone affette da anoressia stanno così male da cercare di far sparire se stesse, e se noi le ignoriamo loro porteranno a compimento il loro intento. Non voglio questo per mia moglie.

rachel farrokh
Rachel con il marito durante il ricovero – Fonte: Facebook @Rachael’s Road to Recovery

All’epoca degli appelli Rachael, alta 170 centimetri, non superava i 20 chili di peso. Ora, circa sei mesi dopo, sembra un’altra: ha riacquistato peso e salute, e forza sufficiente per partecipare ad iniziative a favore delle cure contro l’anoressia. Con una promessa: Rachael vuole diventare una testimonial per evitare che altre ragazze cadano nel tunnel che le ha tolto la luce per dieci anni.

Ho una grande famiglia: si chiama mondo,

ha detto Rachel in occasione della seconda marcia contro i disturbi alimentari alle telecamere di Nbc4.

In questi sei mesi, la donna ha documentato la sua esperienza e la sua vicenda sulla pagina Facebook Rachel’s Road to Recovery. Dove, nell’ultimo post datato 31 ottobre, Rachael scrive:

Felice Halloween a tutti, e grazie per il coraggio che mostrate supportando questo viaggio di diffusione di consapevolezza e comprensione. Amo la mia nuova famiglia, della quale vi considero parte.

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Rachael prima che la malattia la costringesse a letto – Fonte: Facebook @Rachael’s Road to Recovery

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