La Corte di Cassazione ha finalmente detto sì: le future nasciture femmine potranno chiamarsi Andrea, senza l’obbligo del secondo nome, nonostante sia, per cultura, un nome tipicamente maschile. Il polverone era cominciato nel momento in cui il 3 agosto 2010 una bambina toscana era stata obbligata dalla magistratura a chiamarsi Giulia Andrea perchè non era possibile nelle tradizione e per la legge italiana darle solo il nome Andrea: “Andrea ha nella tradizione culturale italiana una valenza esclusivamente maschile, con la conseguenza che, nella situazione attuale e salvo modifiche future, l’imposizione di questo nome in via esclusiva viola la legge (art. 35 del dpr n. 396 del 2000), in base alla quale il nome imposto al bambino deve corrispondere al sesso“.

Ora però il problema è stato risolto: Andrea infatti, non è un nome ridicolo, vergognoso o ambiguo se associato ad una persona di sesso femminile, essendo il contesto culturale in cui viviamo non più così strettamente nazionalistico. Inoltre Andrea è un nome neutro nella maggior parte dei Paesi Europei e oltreoceano. Una decisione che va ad opporsi quindi alla circolare numero 27 dei Ministero dell’Interno risalente al 1 giugno 2007, nella quale il nome veniva proibito alle bambine.

 Siamo sicure che sarà un baby boom di piccole Andrea. 

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