Mamma si Sveglia dal Coma Sentendo la sua Bimba Piangere

Quante cose cambiano in un anno... A settembre 2014 Shelly Ann Cawley, donna del North Carolina, stava combattendo per la vita: durante il parto era entrata in coma. Si era svegliata sentendo piangere la sua piccola Rylan. Oggi, un anno dopo, rievoca tra immagini, parole e commozione la sua storia.

Era come morta. Ed è tornata alla vita mettendo al mondo lei stessa una vita. Shelly Ann Cawley era entrata in coma durante il parto di Rylan a causa di un’embolia polmonare.

È sopravvissuta al parto solo perché si trovava già in uno stato di sonno indotto, diranno i medici.

Ma la storia di Shelly e Rylan è probabilmente una di quelle che la scienza non riesce, né riuscirà mai, a spiegare. La vicenda è accaduta in North Carolina: mentre Shelly stava partorendo d’urgenza con un cesareo, le si è formato un trombo nella gamba che salendo le ha provocato un’embolia polmonare. I medici, grazie all’anestesia già somministrata, sono stati in grado di stabilizzarla. Shelly era grave, non si svegliava e non dava segni di miglioramento. Ma è stata lei stessa a raccontare quale sia stata la chiave di volta della sua ripresa: il pianto della piccola Rylan, che l’ha letteralmente riportata al mondo.

Lo conferma anche il marito di Shelly, Jeremy:

Quello che abbiamo fatto è stato lasciar piangere Rylan, e pregare insieme. Anche i medici e gli infermieri si sono presi del tempo per pregare con noi. I parametri vitali di Shelly erano completamente sottosopra: la pressione sanguigna era a terra, il cuore batteva a un ritmo stellare. I medici ci hanno detto che Shelly era stata presente sino al momento di vedere Rylan. E ha reagito di nuovo alla presenza di Rylan. Quella reazione l’ha aiutata a combattere.

L’idea era venuta a una delle infermiere di Shelly, Ashley Manus:

Sapevamo che il contatto pelle a pelle con la mamma fa molto bene ai piccoli, così abbiamo intuito che potesse funzionare anche per la madre. La bimba stava già crescendo bene, e sana: ha fatto un grande lavoro.

Fonte: Facebook @‎Shelly Ann Cawley
Fonte: Facebook @‎Shelly Ann Cawley

A Shelly naturalmente queste vicende sono state raccontate.

So che mi mettevano la piccola sul petto lasciandola piangere, e so che è ciò che mi ha riportato indietro. Ricordo bene il momento in cui mi sono svegliata: è stato come essere riportata da un sogno alla realtà.

Finalmente, dopo circa un mese Shelly era pronta per lasciare l’ospedale: fuori la attendevano 200 amici, parenti e sostenitori. Tutti indossavano la maglietta viola del Team Shelly.

La pagina Facebook di Shelly Ann Cawley è diventata una sorta di diario fotografico della sua storia, della sua vita, della sua esperienza di ritorno prima e da mamma poi.

Il ritorno a casa dopo il risveglio dal coma della neomamma
Fonte: dailymail.co.uk

Naturalmente non è stato facile. Lo si capisce a intuito, e bastano poche parole di Jeremy per averne conferma.

Sono passato dal livello più alto di emozioni grazie alla nascita di mia figlia al momento immediatamente successivo in cui ho pensato di dover dire addio a mio moglie entro quattro o cinque ore. Ero attonito.

Di tempo ne è passato. Un anno, per l’esattezza. Ma Shelly e Jeremy non dimenticano, e continuano ad affidare i loro pensieri a Facebook.

Che differenza può fare un anno! Lo scorso anno stavo lottando per la vita, e oggi ho una bimba di un anno che sta crescendo benissimo!

In effetti basta guardare un’immagine per accorgersene. Rylan è rimasta la bimba splendida che aveva rivelato di essere già dopo poche ore di vita: bella, sorridente, positiva ed energica. Proprio come la sua mamma.

Rylan all'età di un anno
Rylan e Shelly un anno dopo – Fonte: Facebook @Shelly Ann Cawley

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