Quando si Diventa Adulti? Secondo la Scienza, Oggi Non lo si Diventa a 18 Anni

Secondo una ricerca inglese, i giovani passano dall'adolescenza all'età adulta assumendosi determinate responsabilità e se queste vengono a mancare, non ci si sente ancora adulti. Ecco quali sono i fattori scatenanti del cambiamento.

Esiste un’età giusta per sentirsi adulti? E se esiste, qual è? Secondo Beagle Street, società assicurativa britannica, nel Regno Unito un ventenne medio non si sente realmente adulto fino (almeno) al compimento del 29 anno di età. E questi dati non sono campati in aria, ma derivano da un particolare studio effettuato ad hoc, i cui esiti sono stati pubblicati sull’Independent.

La ricerca è stata condotta su un campione di 2.000 persone tutte maggiorenni. Agli intervistati è stato chiesto quali particolari esperienze di vita o responsabilità determinassero secondo loro l’ingresso nell’età adulta. La maggior parte delle persone ha messo al primo posto l’acquisto della casa (64 per cento), seguito a ruota dal mettere al mondo un figlio (63 per cento). Altri avvenimenti particolarmente importanti sono il matrimonio (52 per cento), il pagamento di una pensione integrativa (29 per cento) o la stipula di un’assicurazione sulla vita (21 per cento).

Di contro, agli intervistati è stato anche chiesto quali siano i motivi che invece facciano sentire un giovane ancora adolescente o non pienamente adulto. Al primo posto di questa seconda casistica c’è il fare affidamento sui propri genitori (42 per cento), il continuare a vivere in casa con mamma e papà (36 per cento), un eccessivo amore per il computer e i giochi ad esso connessi (31 per cento ), il guardare i cartoni animati (29 per cento) e la paura di crescere e assumersi le proprie responsabilità (28 per cento).

Alla luce del quadro complessivo emerso, il sociologo Frank Furedi dell’Università di Kent ha dichiarato su internet:

Al giorno d’oggi è sempre più difficile che i giovani decidano a vent’anni di lasciare la casa dei genitori per crearsi una propria famiglia, acquistare un immobile, sposarsi o fare dei figli. Un po’ per motivi di studio, un po’ per motivi di lavoro. Stando anche a quanto è emerso dalla ricerca, però, sono proprio queste esperienze di vita, le reali responsabilità che determinano l’uscita dall’adolescenza e l’entrata nell’età adulta.

Ma questi dati non riguardano solo il Regno Unito. Il National Journal Heartland Monitor, infatti, ha effettuato recentemente uno studio simile anche negli Stati Uniti intervistando un nutrito campione di persone diviso in due fasce di età (giovani da 18 a 29 anni e persone sopra i 30 anni). Ebbene: i risultati ottenuti sono analoghi (per non dire identici). Da quanto è emerso, infatti, sono proprio le medesime responsabilità a determinare l’ingresso degli adolescenti statunitensi nell’età adulta. E si legge anche sul New York Times:

Una delle tendenze demografiche più importanti degli ultimi due decenni è stato l’ingresso ritardato dei giovani nell’età adulta. Dal 1970 ad oggi, infatti, ogni nuova generazione ha impiegato un tempo sempre maggiore a completare gli studi, diventare indipendente finanziariamente, sposarsi e avere figli.

Cosa dite ragazze, secondo voi anche nel nostro Paese i giovani non si sentono realmente adulti fino al compimento del 29 anno di età? E quali sono le responsabilità che pongono fine definitivamente all’adolescenza? Il dibattito è aperto.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!