Tre Donne Bloccano il Ciclo Mestruale per Anni: "Ostacola la Carriera"

Tre giovani donne inglesi hanno deciso di bloccare il ciclo mestruale per alcuni anni. "Le mestruazioni sono un impedimento per la carriera. I clienti chiedono il meglio, dobbiamo essere in perfetta forma fisica".

Noi donne lo sappiamo bene: le mestruazioni sono una grande seccatura. Tra dolori addominali, crampetti vari, sbalzi di umore e chi più ne ha più ne metta, per alcuni giorni diventiamo schiave del ciclo. E allora c’è chi mette in conto di dover talvolta modificare il proprio tran tran quotidiano nei giorni incriminati e chi, invece, opta per scelte più drastiche.

È il caso di tre donne inglesi che hanno deciso di bloccare il proprio ciclo mestruale per alcuni anni in nome della carriera professionale. Prediligendo modalità diverse, tutte hanno ottenuto ugualmente lo stesso risultato: impedire che le mestruazioni intralciassero le loro attività di successo.

Giovani sotto i trent’anni, in rapida ascesa lavorativa. Alanna Allen (29 anni) vive con il marito Daniel ed è la titolare di cinque saloni di bellezza, con dieci persone alle sue dipendenze. La donna ha raccontato che a vent’anni aveva iniziato ad assumere regolarmente la pillola anticoncezionale, ma ogni mese doveva lottare contro forti dolori alla schiena. Dovendo stare in piedi molte ore per lavoro, ha così deciso di ricorrere ad apposite iniezioni ormonali per bloccare definitivamente il ciclo mestruale.

Morgan Spicer (27 anni), invece, fa la graphic designer e ha deciso di utilizzare un tipo particolare di pillola senza alcuna interruzione da anni. Nel dettaglio, Cerazette è una pillola di solo progesterone senza estrogeni, che in molte donne “fermerebbe” il ciclo, senza alcun tipo di sanguinamento (anche se in alcune donne potrebbe verificarsi).

Laura Zito (29 anni), infine, è manager in una clinica medica privata e anche la sua storia è simile a quella delle altre due ragazze intervistate: ogni mese il ciclo rischiava di diventare invalidante, da qui la decisione di ricorrere a delle particolari iniezioni consigliate dal ginecologo per indurre l’amenorrea.

Le tre testimonianze sono state raccolte e rese note dal Daily Mail UK, dando vita ad un grande dibattito mediatico che ha spaccato l’opinione pubblica. Da un lato c’è chi approva la scelta delle tre donne reputando il ciclo mestruale un impedimento o un ostacolo. D’altro canto, invece, c’è anche chi sposta l’attenzione sui possibili danni alla salute e alla fertilità che questo arresto forzato può comportare.

Il Daily Mail UK, tuttavia, ha rincarato la dose: stando a quanto pubblicato, infatti, sarebbero molte di più le professioniste decise ad assumere ormoni o ad utilizzare contraccettivi vari pur di provocare il blocco del ciclo mestruale. Il tutto per poter essere al massimo della forma fisica, ottenendo così performance superiori sul lavoro.

Le tre donne intervistate, di contro, hanno spiegato le ragioni della propria scelta sottolineando di non essersi mai pentite di aver interrotto le mestruazioni. Alanna Allen ha commentato:

Non ho avuto il ciclo mestruale per sette anni. Non mi sono mai guardata indietro: la cosa più importante per me è la convenienza. Il cliente, infatti, vuole che tu sia sempre e completamente concentrata su di lui. È fondamentale, per me, essere sempre al meglio della mia forma fisica.

Secondo un recente sondaggio effettuato nel Regno Unito, sarebbero circa 17 milioni i giorni di malattia complessivi richiesti annualmente dalle dipendenti inglesi a causa dei dolori mestruali. Un dato importante, riportato anche dallo stesso Daily Mail UK.

Anche alla luce di tutto questo, gli esperti sostengono che sempre più donne in età fertile sarebbero propense ad utilizzare le pillole contraccettive senza procedere ad alcuna sospensione, abbinandole anche ad apposite iniezioni ormonali al fine di arrestare temporaneamente il ciclo mestruale. Ma, sottolineano i medici, i benefici a favore delle prestazioni lavorative devono essere calibrati con i possibili rischi per la salute e la fertilità ai quali la donna si sottopone necessariamente.

Un tema controverso, destinato a far discutere anche nel prossimo futuro. Tenete presente che in alcuni stati esiste un vero e proprio congedo mestruale che permette alle donne di restare a casa nei giorni in cui i disagi causati dalle mestruazioni diventano invalidanti.

Alla luce di tutto questo, voi cosa ne pensate ragazze? Sareste disponibili a bloccare il ciclo mestruale per migliorare le vostre performance lavorative? O avreste paura dei possibili effetti collaterali? Il dibattito è aperto.

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