Partiamo dalle fondamenta: cos’è l’ossitocina? 

Questo ormone appare ancora prima della nascita, precisamente nel momento del concepimento e segna per tutta la vita le nostre esperienze affettive: dal legame con la madre in gravidanza, a quello di coppia. I primi momenti dopo un parto, la madre e il figlio sono pieni di questo ormone, creando dipendenza. Un elemento così importante nelle relazioni sentimentali di qualsiasi tipo che è stato ribattezzato “l’ormone dell’amore”. Durante l’accoppiamento l’ossitocina viene rilasciata a dosi molto alte da entrambi i partner e conseguentemente favorisce la fedeltà e la monogamia. Facendo spesso l’amore le coppie si legano quindi chimicamente e la stabilità della loro relazione potrebbe essere più forte.

La potenza del bonding è stata anche provata scientificamente: nel 1996 lo psicologo americano Harlow mise alcuni neonati di scimmia in una gabbia insieme a due surrogati materni: da una parte spugna e stoffa dotati di capezzoli, dall’altra fil di ferro e biberon. I cuccioli rimanevano vicino al poppatoio solo il tempo necessario a nutrirsi per poi stare per la maggior parte del tempo aggrappati alla stoffa, più morbida e calda. Volete dunque essere certe della fedeltà del vostro ragazzo? Riempitelo di ossitocina. In Germania hanno scoperto che gli uomini impegnati più fedeli hanno nel loro corpo un alto livello di questo ormone che prodotto nel cervello dall’ipotalamo è coinvolto nella formazione delle relazioni, soprattutto sociali e sentimentali. Ovviamente ciò non vale per i singles.

Ma sarà vero? Non vorrei cadere nel cinismo ma conosco coppie ben collaudate da un punto di vista sessuale e quindi ricche di ossitocina, in cui lui è un infedele cronico. Forse i risultati del test sono stati modificati dagli uomini per avere un motivo valido per fare l’amore con noi più volte al giorno, facendoci passare il mal di testa con un semplice :”ma lo sai che…”

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