Paralizzata dopo l'addio al nubilato posa in intimo: "Anche io posso essere sexy"

A distanza di 5 anni dalla tragica fatalità che l'ha costretta sulla sedia a rotelle dopo il suo addio al nubilato, Rachelle Friedman, 29enne americana, lancia #WhatMakesMeSexy, campagna social sul web per dimostrare che anche le persone disabili possono essere sexy.

Davanti a situazioni particolarmente impegnative o gravose la vita ci mette alla prova. E la cosa incredibile, ragazze, è che proprio nei contesti più delicati spesso emerge la reale forza di una persona, la sua capacità di reagire e di far fronte alle avversità. Come nel caso di Rachelle Friedman, splendida 29enne americana rimasta paralizzata 5 anni fa, a pochi giorni dalle nozze.

Una festa di addio al nubilato, un gruppo di amiche che ride e si diverte. E poi, di colpo, il tragico incidente: un’amica spinge Rachelle in piscina facendole battere involontariamente la testa e provocandole lesioni permanenti al midollo spinale. Una terribile fatalità e la vita della futura sposa viene stravolta: da allora la ragazza è paralizzata dal torace in giù e deve ricorrere ad una sedia a rotelle per ogni minimo spostamento. Tutto questo potrebbe aver avuto un epilogo tragico, ma così non è stato.

Nel 2011, infatti, Rachelle Friedman e Chris Champan hanno deciso di coronare ugualmente il proprio sogno d’amore e si sono sposati. Dalla loro unione, inoltre, è nata una splendida bambina. Ma non è tutto. Rachelle ha voluto lanciare un messaggio forte alle donne di tutto il mondo: nonostante la disabilità si può essere sexy e sensuali. Guardare le foto per credere.

La giovane donna americana, infatti, ha lanciato una campagna sui social con l’hashtag #WhatMakesMeSexy. La finalità? Raccogliere immagini di donne che non rinunciano alla propria sensualità pur dovendo convivere quotidianamente con problemi motori più o meno importanti. Ecco come Rachelle ha commentato la propria iniziativa:

Faccio tutto questo per far vedere che siamo tutte persone in gamba, sexy e che non dobbiamo essere sottovalutate per la nostra disabilità. E lo faccio per quelli che non riescono a vedere oltre la sedia a rotelle.

Per poter arrivare ad una piena accettazione di sé, però, Rachelle ha dovuto affrontare un percorso lungo e tortuoso. È stato necessario ricreare se stessa, infatti, facendo i conti anche con la sua nuove condizione fisica. Lei stessa ha ammesso che tutto questo non è stato semplice. Anzi. Prima di decidere di spogliarsi per una giusta causa, quindi, ci ha pensato a lungo consapevole anche delle possibili critiche che avrebbe ricevuto. Ha spiegato, infatti, a People Magazine:

Dopo l’incidente in piscina ho realizzato che le persone non mi consideravano più una donna piacente e volevo dimostrare loro che si sbagliavano. Allo stesso tempo, però, ero consapevole di dover indossare sempre un catetere e tutto questo mi imbarazzava. Col tempo ho lavorato su me stessa e l’ho accettato. La paralisi è parte di me, il catetere è parte di me, ma nessuna di queste cose è veramente me.

La campagna social in poco tempo è diventata virale e molte altre donne con problemi motori si sono unite a Rachelle. La disabilità appare in secondo piano rispetto alla bellezza del viso, alla sensualità e alla forza che riesce ad emanare.

In redazione siamo rimaste molto colpite dalle immagini di questa splendida donna e dalla campagna social che lanciato: le condivisioni aumentano di giorno in giorno grazie alla potere mediatico (e incredibile) del web. E voi cosa ne pensate ragazze? Attendiamo i vostri commenti.

Fonte Facebook
Fonte: Facebook Rachelle Friedman (ph. Revolution Studios)

 

 

 

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