Oggi è una giornata speciale. Il 30 giugno, infatti, dura esattamente un secondo in più rispetto a tutti gli altri giorni. Un minuscolo lasso di tempo che permetterà agli orologi atomici di sincronizzarsi con l’effettiva rotazione della Terra sul suo asse. Affascinante, non trovate? Un minuscolo lasso di tempo tutto per noi, nel quale fare una risata speciale o magari poter dare un bacio in più alle persone che amiamo.

L’ultima “aggiustatina al tempo” risale a 3 anni fa e prima si era verificata solo altre venticinque volte. La Terra, infatti, sfora di qualche millesimo di millesimo di secondo ogni giorno e non sempre rispetta le 24 ore previste dalla fisica. Il tempo formale deve, quindi, adattarsi necessariamente alla realtà. Ed ecco spiegato il perché di questo secondo in più.

Ma cosa accadrà, dunque, stanotte? Gli orologi non passeranno dalle 23 ore, 59 minuti e 59 secondi alle 00.00 e 0 secondi. Ecco la curiosità. Chi di voi riuscirà a stare sveglia fino ad allora vedrà segnare le 23:59:60. E un secondo dopo, come di consueto, si tornerà alla normalità.

Questo 30 giugno 2015, quindi, durerà ventiquattro ore e un secondo in più. E voi lo sapevate che stiamo vivendo una giornata leggermente più lunga del solito? È curioso pensare che allo scadere della mezzanotte tutti gli orologi atomici nel mondo aggiungeranno un secondo al consueto scorrere del tempo. In pratica si fermeranno un secondo “sull’attenti” per aspettare la Terra.

Volendo essere precise, questo fenomeno si chiama “secondo intercalare” ed è stato introdotto dal 1972. Nello specifico, l’utilità di tutto questo è permettere all’orario ufficiale universale (Utc) di sincronizzarsi con la rotazione terrestre, influenzata dall’attrito di maree, oceani e atmosfera. Patrizia Tavella, responsabile del gruppo dell’Istituto Nazionale di Ricerca in Metrologia (Inrim) che genera l’ora esatta in Italia, ha spiegato tutto questo all’Ansa:

Il secondo intercalare accade periodicamente, ma è impossibile prevedere a quali intervalli. Gli orologi atomici sono più precisi rispetto alla Terra e per questo motivo, in modo non predicibile, si accumulano molti millisecondi di ritardo. Quando i millisecondi raggiungono un secondo, quindi, deve essere introdotto quello intercalare.

Per scandire la durata delle giornate, infatti, oggi vengono utilizzati gli orologi atomici, ovvero sistemi basati sulle transizioni elettromagnetiche all’interno degli atomi di cesio. Questi strumenti sono talmente affidabili da perdere un solo secondo ogni milione e 400mila anni. Teniamo presente che un giorno dura esattamente 86.400 secondi.

Tuttavia, secondo i calcoli degli scienziati, è più o meno dal 1820 che una giornata solare media non dura realmente questo numero esatto di secondi. E questo perché la rotazione terrestre sta rallentando di circa 2 millesimi di secondo ogni giorno, a causa dell’interazione tra i campi gravitazionali della Terra, della Luna e del Sole. Pertanto l’assoluta precisione di questa tipologia di orologi deve necessariamente adattarsi a tutto questo. Da qui la necessità di aggiungere un secondo in più a questo 30 giugno 2015.

E se un secondo vi sembra pochissimo, ripensate al libro Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carrol. Alla domanda di Alice: “Per quanto tempo è per sempre?” il Bianconiglio saggiamente risponde: “A volte, solo un secondo”.

Buon secondo in più a tutte noi.

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