In una lingua esistono alcune parole che risultano intraducibili se si tenta di trasporle in un’altra.

Un esempio? L’italiano “gattara”, cioè una donna anziana che vive circondata da gatti e ha per essi una passione quasi ossessiva, non ha corrispettivi in altri idiomi.

Sono parole che possono sembrare assurde ma anche poetiche.

Ci sono due modi per trasporre queste parole in un’altra lingua: il primo è quello di trasformarle in una frase composta che ne possa esprimere il significato e il secondo è quello di usare un’illustrazione.

È quanto ha fatto l’artista inglese Marija Turina, regalandoci dei disegni davvero bellissimi e poetici.

Eccoli tutti:

1. Cafuné (brasiliano portoghese): passare teneramente le dita tra i capelli di qualcuno

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2. Baku – shan (giapponese): una ragazza bellissima solo se vista da dietro

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3. Gufra (arabo): la quantità d’acqua che può essere tenuta in una mano

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4. Palegg (norvegese): qualunque cosa tu possa mettere su di una fetta di pane

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5. Age-otori (giapponese): essere più brutto dopo un taglio di capelli

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6. Torschlusspanik (tedesco): la paura della chiusura di un cancello o la paura del calo delle opportunità con l’età avanza

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7. Tretar (svedese): riempire una tazza di caffè per tre volte

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8. Duende (spagnolo): il misterioso potere che un’opera d’arte trasmette alle persone per smuovere le loro emozioni

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9. Schlimazl (yiddish): una persona cronicamente sfortunata

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10. Kyoikumama (giapponese): una madre che spinge implacabilmente i figli verso buoni risultati scolastici

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11. Schadenfreude (tedesco): il piacere derivato dalle sfortune altrui

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12. Tingo (rapanui): l’atto di farsi prestare tutti gli oggetti desiderati dalla casa di un amico

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13. Luftmensch (yiddish): chi fa costantemente sogni ad occhi aperti

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14. L’appel duvide (francese): la chiamata del vuoto, l’urgenza di saltare da alti edifici

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È proprio vero che il linguaggio dell’arte è capace di parlare a tutti, anche quando si tratta d’amore, come testimoniano questi disegni:

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