Secondo alcuni studiosi esiste una relazione tra il colore del pelo di un gatto e il suo carattere. Non è ancora nulla di scientificamente provato, ma è una teoria basata sull’osservazione comportamentale dei nostri amici felini.

I gatti neri, per esempio, sono i più addomesticabili, in barba ai pregiudizi.
Per questo motivo sono quelli che meglio si adattano alla vita in casa. Riservati e docili, sono molto intelligenti e tolleranti nei confronti dei membri della famiglia.

Quelli bianchi invece per anni sono stati ritenuti un po’ più stupidi, perchè a fatica riconoscono ordini e il loro nome. In realtà si è scoperto che molti di loro son semplicemente sordi.
Tranquilli e riservati, sono molto affettuosi.

I mici tigrati  sono considerati i più indipendenti. Tendenzialmente pigri, riescono spesso a sfruttare le situazioni a loro vantaggio. Non troppo coccolosi.

I gatti arancioni e rossi sono estremamente energici e pestiferi. Molto curiosi e diffidenti sono possessivi nei confronti del loro padrone umano.

I grigi sono pacati.
Dei veri e propri anti-stress che si lasciano coccolare e grazie alla loro calma riescono a infondere uno stato di rilassamento anche alle persone.

I bicolore e tricolore sono un mix delle caratteristiche caratteriali dei gatti di questi colori.
I gatti con punti di colore, specie se di razza come lo Siamese o il Sacro di Birmania sono affettuosi, intelligenti e vivaci.

Chissà poi cosa c’è di vero e cosa no in questa scoperta. Ritrovate i vostri mici in queste descrizioni?

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