Sarebbe dovuto uscire al cinema nella primavera del 2020, ma la pandemia di Covid-19 ha ovviamente rimandato il tutto a data da destinarsi. Il momento, però, adesso sembra davvero arrivato: Mulan, nella sua versione live action, è pronta infatti a sbarcare sulla piattaforma streaming Disney+, a partire dal 4 settembre.

Ma come potremo vedere la trasposizione in carne e ossa del famoso film Disney del 1998 con protagonista l’eroina cinese che si traveste da uomo per dare una mano in battaglia?

Come vedere il live action di Mulan

Mulan sarà disponibile solo in alcuni Paesi, fra cui (per fortuna) l’Italia, e non è incluso nell’abbonamento Disney+: per vederlo occorrerà quindi noleggiarlo, al costo di 21,99 euro.

Inizialmente i piani Disney erano un po’ diversi, e prevedevano la diffusione in streaming solo in pochi Paesi – quelli americani, soprattutto – per poi procedere all’uscita cinematografica, ma secondo gli ultimi rumors l’idea pare definitivamente accantonata.

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La femminista Mulan

Si è molto discusso sul personaggio di Mulan, principessa sicuramente diversa rispetto a quelle cui ci ha abituato Disney, ovvero ragazze dolcissime ma fondamentalmente incapaci di salvarsi da sé e bisognose di un principe che, a seconda della fiaba, le risvegli da un incantesimo o porti loro la scarpetta perduta al ballo.

La nostra Mulan è infatti una guerriera, una donna coraggiosa e dedita al sacrificio – si traveste da uomo per salvare il padre, troppo anziano, e scongiurare la sua chiamata alle armi – e, particolare non di poco conto, la sola eroina (con Merida di Hercules) che non bacerà nessuno per tutta la durata del film. Essendo il film datato 1998, bisogna dire che si dovranno aspettare 15 anni per rivedere una protagonista femminile così indipendente e determinata, ovvero Elsa di Frozen.

Eppure qualche critica sulla figura di Mulan qualcuno l’ha comunque mossa: c’è infatti chi sosterebbe che, dietro l’apparente volontà di affermare un personaggio femminile tanto forte, si nascondano comunque retaggi sessisti, che si evidenzierebbero, ad esempio, nel fatto che Mulan sia considerata solo quando è vestita da uomo, o nel testo di alcune canzoni. Lo sostiene, ad esempio, la studiosa Juliane Fung, nella sua Feminist and Queer Analysis of Disney’s Mulan, puntando l’accento su frasi come quella pronunciata, nella versione inglese, dal Capitano Shang, ovvero “did they send me daughters when I asked for sons?“, cioè “mi hanno mandato delle figlie quando io ho chiesto dei figli?”, che sottolineerebbero sempre e comunque la superiorità maschile.

In realtà, due cose vanno dette: Mulan non è il parto della fantasia degli sceneggiatori Disney, ma la rivisitazione di una storia reale – almeno così sembra – accaduta circa 1500 anni fa, quella di Hua Mulan che, nel VI secolo, si arruolò nell’esercito al posto dell’anziano padre. Le motivazioni che spingono l’eroina del film a combattere non solo legate all’attirare l’attenzione di un uomo, ma spinte da altri sentimenti: quelli di devozione verso la famiglia. Difficile, quindi, connotare secondo una prospettiva femminista o maschilista questa figura.

In secondo luogo, Disney, nel live action in uscita, ha tarato con attenzione la scelta dei suoi protagonisti, puntando infine, per il ruolo principale, su Liu Yifei, ragazza con vere abilità militaresche, con una profonda conoscenza delle arti marziali, capace di cavalcare, che non ha avuto bisogno di alcuno stunt anche per le scene più ardue. La sua scelta è durata ben dodici mesi, ma c’è un motivo preciso, come afferma la regista della pellicola, Niki Caro:

Questa è una storia di female empowerment, un aspetto che era già nel Dna dell’antica ballata, ma, al tempo stesso, è una storia capace di parlare a tutti: è il viaggio di una giovane qualunque destinata a diventare un’eroina.

Sfogliate la gallery per scoprire altre curiosità su Mulan.

Mulan, arriva il live-action Disney: tutto quello che c’è da sapere
Fonte: Instagram @mulan
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