Pradnya Mandhare è una studentessa indiana, eroina di mezzo mondo in queste ore.
Dopo le lezioni in università stava aspettando il treno che la portasse a casa quando un uomo, visibilmente ubriaco, si è avvicinato e ha iniziato a molestarla.
La giovane, superato lo shock iniziale e stupita del fatto che nessuno accanto a lei avesse la minima intenzione di aiutarla nonostante tutti stessero assistendo a quella terribile scena, ha deciso di reagire, prima di tutto colpendo il suo assessore con la borsa e poi trascinandolo dalla polizia.

“Quando quest’uomo ha provato a toccarmi, ho tentato di scansarmi. Lui mi ha afferrato per un braccio. Mi sono come immobilizzata per qualche secondo, poi però ho iniziato a colpirlo. L’ho preso per i capelli. Non è stato facile: lui voleva scappare e io avevo paura che mi aggredisse.”

L’uomo è stato fortunatamente arrestato e ora è in attesa di processo.

Pradnya si sente molto soddisfatta:

“La maggior parte delle donne hanno paura di denunciare alla polizia perché è un percorso lungo: si tratta di rilasciare un sacco di dichiarazioni e, a volte si tratta di agenti che non sono cooperativi”

“Molte pensano che andare alla polizia in questi casi sia un disonore. Io penso invece che sia necessario alzare la voce. Ogni donna dovrebbe reagire in questi casi. Le donne non sono oggetti che chiunque può toccare a proprio piacimento”.

Grandissima! Così si fa.

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