9 Incantesimi di Harry Potter che Vorremmo Usare nella Vita Reale

Appassionati di Harry Potter, vi siete mai domandati come sarebbe la vita se fossimo delle streghe o dei maghi?

Vi siete mai immaginati un carinissimo gufo portarvi la lettera per Hogwarts?

Io confesso di averlo immaginato… insomma chi ogni tanto non vorrebbe una bacchetta magica per risparmiarsi un po’ di fatica?

Beh, se ne avessi una e fossi andata a Hogwarts, so per certo quali sarebbero i primi 9 incantesimi che vorrei fare nella vita reale.

Sono anche i vostri?

1. Accio

L’incantesimo di Appello, che si mette in atto con la formula Accio, permette di attirare un oggetto nelle mani di chi lo lancia.

Questo vorrebbe dire ma più problemi del tipo “sono seduta sul divano ma ho dimenticato di prendere il telecomando” o “vorrei tanto fare merenda con i muffin al cioccolato ma la cucina è così lontana da dove sono adesso”.

Per non parlare di quando si è fuori casa e ci si accorge di aver dimenticato qualcosa.

Perfetto per i pigri e gli smemorati, insomma.

2. Lumos

Per farla breve, con questo incantesimo si fa diventare la propria bacchetta magica una torcia.

In casa salta all’improvviso la corrente e il buio profondo invade la stanza?

Nessun problema: Lumos! E luce fu!

Sì, lo so che può bastare un cellulare, ma se la batteria è scarica come la mettiamo?

3. Adduco Maxima

Tradotto è l’incantesimo di Estensione Irriconoscibile, che tradotto ancora è quell’incantesimo che permette di ampliare lo spazio interno di un oggetto, senza cambiarne l’apparenza esterna.

È l’incantesimo che Hermione usa nell’ultimo libro per poter mettere dentro di tutto nella sua borsa.

Già: avere una borsa infinitamente capiente!

Ora, la mia è già di per sé sulla buona strada, ma un aiutino in più sarebbe gradito.

Come faccio poi a trovare le cose? Vedere punto 1.

4. Alohomora

Questo incantesimo apre tutte le porte, soprattutto quella di casa vostra quando è una notte buia, fredda e piovosa e le chiavi non girano nella serratura perché si è rotta.

Niente tentativi con olio, chiavi inglesi, fabbri o pompieri.

Fuori la bacchetta magica e il gioco è fatto!

5. La smaterializzazione

La smaterializzazione permette in una manciata di secondi di scomparire da un luogo e apparire in un altro.

Immaginate di alzarvi alla mattina dopo una bella dormita e di non avere lo stress di dover saltare su qualche mezzo pubblico sovraffollato e in ritardo oppure di chiudervi nella vostra auto per andare al lavoro.

Prendo la bacchetta magica e crack!, sono in ufficio.

Un gran risparmio di tempo.

6. Silencio

Questo è l’incantesimo Ammutolente, che fa perdere del tutto la voce alla persona o alla cosa colpita.

Sarebbe perfetto da usare contro chiunque soffra di prolissità: tu davanti a me parli troppo, di cose prive di interesse e senso e io devo anche starti a sentire?

Oppure: sto cercando di addormentarmi ma il vicino ha la tv così alta che posso seguire tutto il film e capire ogni singola battuta degli attori?

Bene: Silencio! Il vicino si arrangia.

7. Gratta e netta

Questa formula è quella dell’incantesimo Pulente: si punta la bacchetta e quello che è indicato viene magicamente pulito.

Ciao aspirapolvere, scopa, straccio, detersivi, guanti, macchie, incrostazioni, aloni… e fatica.

Non penso che serva dire altro.

8. Muffliato

Chi viene colpito da questo incantesimo non sente più alcun rumore, eccezion fatta per un ronzio indistinto.

È perfetto per quando bisogna fare una discussione privata in luogo pubblico!

Anche perché di solito c’è qualche simpaticone che finge con nonchalance di non stare ad ascoltare, ma in realtà non vede l’ora di farsi i fatti vostri.

9. Reparo

Questo incantesimo serve a riparare gli oggetti rotti.

Per una maldestra come me, che lascia cadere ogni tre per due occhiali e altri oggetti fragili, è indispensabile.

Lo vedo esprimersi al suo massimo quanto un bicchiere cade sul pavimento della cucina e va in frantumi: non solo con questo incantesimo il bicchiere sarà come nuovo, ma io non dovrò passare mezza vita a raccogliere ogni singolo pezzettino di vetro.

Articolo originale pubblicato il 13 marzo 2015